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UNI/PdR 172:2025: La Sostenibilità dei Cantieri Infrastrutturali, un Approccio Olistico e Misurabile

Ragosta Maria Chiara

18 set 2025

Strategie, Indicatori e Buone Pratiche

L'UNI/PdR 172:2025, pubblicata il 27 febbraio 2025, è una prassi di riferimento che colma una lacuna significativa, fornendo metriche comuni per definire e valutare la sostenibilità dei cantieri per opere infrastrutturali. Questo documento, elaborato dal Tavolo UNI/PdR "Cantiere sostenibile per le infrastrutture", è uno strumento di valutazione che coinvolge tutti gli attori del processo (imprese, progettisti e stazioni appaltanti), legando aspetti tecnici e sociali e offrendo una metodologia per misurare la sostenibilità.


I Principi del Cantiere Sostenibile

La prassi si basa su un approccio olistico che considera la sostenibilità un insieme di obiettivi, strategie e risultati misurabili. Nel cantiere, la sostenibilità si concretizza in tre ambiti principali:


  • Economico: Massimizzando l'efficienza e il riutilizzo delle risorse, in linea con il principio delle tre "R": Reduce-Reuse-Recycle.

  • Ambientale: Riducendo al minimo l'impatto sul territorio, puntando alla riduzione della Carbon Footprint e alla Carbon Neutrality, attraverso l'uso di energie rinnovabili e una gestione attenta dei rifiuti e delle acque.

  • Sociale: Creando benessere per la popolazione locale e garantendo la tutela del lavoro e l'inclusione sociale, con un'attenzione particolare alla trasparenza comunicativa.


A supporto di questi principi, la digitalizzazione assume un ruolo fondamentale. L'applicazione di tecnologie avanzate può generare impatti positivi lungo tutto il ciclo di vita delle infrastrutture. Ad esempio, l'uso di modelli Building Information Modelling (BIM) e la loro integrazione con i Geographic Information System (GIS) permettono di analizzare il contesto territoriale e curare la progettazione. Tecnologie come i Digital Twin, l'Internet of Things (IoT), i sensori e la blockchain offrono la possibilità di monitorare in tempo reale le attività di cantiere, tracciare i materiali e garantire la sicurezza dei dati. L'utilizzo di realtà mista (MR) e aumentata (AR) rende inoltre quasi indistinguibile il confine tra l'ufficio e il cantiere, migliorando la sicurezza e la gestione delle operazioni.


Il Modello di Cantiere Sostenibile

Il modello definito dalla prassi prevede la valutazione della sostenibilità in due fasi: progettazione e realizzazione. Questa valutazione si basa su 4 obiettivi di sostenibilità e 10 strategie interconnesse per il loro perseguimento.


I 4 obiettivi sono:

  1. Contenimento delle emissioni

  2. Tutela/salvaguardia degli elementi naturali e storici

  3. Riuso e riciclo

  4. Riduzione impatto sulla comunità/ambiente sociale/ambiente esterno


Le 10 strategie, che possono essere comuni a più obiettivi, sono:

  1. Massimizzazione del riutilizzo delle risorse nell'ambito del cantiere

  2. Utilizzo di mezzi e attrezzature basso emissive

  3. Minimizzazione e mitigazione degli impatti da agenti fisici

  4. Ottimizzazione della localizzazione e della logistica del cantiere

  5. Tutela, mitigazione e compensazione delle risorse territoriali locali

  6. Sinergia con cantieri/opere/interventi/impianti esterni

  7. Utilizzo di prodotti e tecnologie a basso impatto

  8. Decarbonizzazione e razionalizzazione delle fonti energetiche

  9. Comunicazione

  10. Integrazione degli aspetti sociali


Ogni strategia è misurata da specifici indicatori, che possono essere qualitativi o quantitativi, per un totale di 32.


Focus Tecnico: Massimizzazione del Riutilizzo delle Risorse

Come specificato dall'UNI/PdR 172:2025, la strategia per il riutilizzo delle risorse (Strategia 1) è cruciale per la sostenibilità di un cantiere. Si concentra sul contenimento degli impatti ambientali legati alla gestione di materiali come terre, acque, sfalci, terreno vegetale ed energia. Il riutilizzo interno riduce i flussi di traffico e i costi complessivi del progetto.


Questa strategia si basa su tre indicatori chiave, tutti quantitativi e misurabili in percentuale:


  • 1.A - Coefficiente di riutilizzo interno: questo indicatore valuta l'efficienza nel reimpiego dei materiali all'interno del cantiere. Si calcola come il rapporto tra la quantità di risorse riutilizzate internamente e il quantitativo totale di risorse prodotte. Ad esempio, se un cantiere produce 100 tonnellate di scavi e ne riutilizza 80 per riempimenti interni, il coefficiente è dell'80%. L'applicazione di questo indicatore contribuisce a contenere i flussi di traffico per il trasporto, riducendo i costi e gli impatti ambientali. La prassi consente di applicare questo calcolo a diverse matrici ambientali, come acque o materiali dismessi, senza che ciò aumenti il punteggio, ma offrendo un'opportunità di attuazione della strategia in vari contesti.


  • 1.B - Coefficiente di autosufficienza/autonomia: questo indicatore misura in che misura il cantiere soddisfa il proprio fabbisogno di risorse utilizzando i materiali prodotti in loco, senza dover ricorrere a forniture esterne. Si calcola come il rapporto tra la quantità di risorsa riutilizzata internamente e il fabbisogno totale della stessa. Questo parametro dimostra l'autonomia del cantiere, riducendo gli approvvigionamenti dall'esterno.


  • 1.C - Efficienza di riutilizzo: questo indicatore fornisce una misura di ottimizzazione più approfondita. Si calcola come il rapporto tra la quantità di risorsa riutilizzata internamente e la quantità di risorsa potenzialmente utilizzabile. A differenza del coefficiente di autosufficienza, che si focalizza sul fabbisogno, questo indicatore valuta la capacità di massimizzare il riutilizzo di tutto ciò che, tecnicamente, potrebbe essere reimpiegato.



Il Contributo Tecnico della Digitalizzazione


L'UNI/PdR 172:2025 riconosce il ruolo della digitalizzazione come elemento premiante per la sostenibilità. Vengono descritti specifici "Approcci Digitali" (DP per la progettazione e DR per la realizzazione) che supportano l'applicazione e il monitoraggio degli indicatori.



Esempi di Approcci Digitali e i loro Punteggi


La prassi definisce un sistema di punteggio aggiuntivo per l'adozione di questi strumenti.


  • Approccio "Generico": applicando uno o più approcci digitali previsti (ad esempio, l'uso di un ambiente di condivisione dati o il rilievo con droni), si ottiene un bonus di 0,1 punti per ogni approccio utilizzato.

  • Approccio "Suggerito": la prassi suggerisce l'approccio più efficace per ogni indicatore. Adottando l'approccio specificamente suggerito, il bonus sale a

    0,2 punti.


Vediamo un esempio di come la digitalizzazione si applica agli indicatori di sostenibilità:

  • Strategia: Massimizzazione del riutilizzo (Strategia 1)

    • Indicatori: Coefficiente di riutilizzo (1.A), Coefficiente di autosufficienza (1.B), Efficienza di riutilizzo (1.C).


    • Approccio Digitale suggerito (DP):

      • DP1 - Utilizzo di database informativi e ambienti di condivisione dati: per la fase di progettazione, un database può contenere i dati iniziali sui materiali prodotti e riutilizzabili. Questo facilita la stesura del progetto e la condivisione delle informazioni tra gli attori.


    • Approccio Digitale suggerito (DR):

      • DR1 - Utilizzo di database informativi e ambienti di condivisione dati: in fase di realizzazione, si continuano ad alimentare i database con i dati effettivi dei materiali prodotti e riutilizzati, permettendo un monitoraggio costante dell'efficienza.


Questo sistema di punteggio incentiva l'adozione di tecnologie che non solo migliorano la gestione del cantiere, ma forniscono dati precisi per la valutazione della sostenibilità. La digitalizzazione si configura quindi non solo come uno strumento operativo, ma come un fattore chiave per l'ottenimento di una migliore classe di sostenibilità del cantiere.



Metodo di Calcolo e Classi di Sostenibilità

La valutazione della sostenibilità del cantiere è un processo che mira alla massimizzazione della sostenibilità sia in fase di progettazione che di realizzazione. La prassi prevede la "Regola degli scacchi", che obbliga a perseguire almeno una strategia e un indicatore per ogni obiettivo, diversi da quelli già scelti per altri obiettivi.



1. Calcolo della Sostenibilità in Fase Progettuale

Il calcolo si basa sulla somma del punteggio degli indicatori scelti (P) e degli approcci digitali applicati (DP). La classe di rilevanza degli indicatori (da 1 a 3) può variare in base all'obiettivo di sostenibilità a cui si riferisce.


Formula:

Classe di Sostenibilità FASE PROGETTUALE = Indicatori P + Approcci DP 


  • Indicatori P: Somma dei punteggi degli indicatori in fase progettuale.

  • Approcci DP: Punteggio aggiuntivo per l'uso di approcci digitali (DP1-DP10).

    • 0,1 punti per ogni approccio digitale utilizzato.

    • 0,2 punti per ogni approccio digitale "suggerito".


Il punteggio totale definisce la classe di sostenibilità del progetto:


  • Adeguata: Punteggio ≤45 punti.

  • Migliorata: Punteggio ≥46 e ≤70 punti.

  • Avanzata: Punteggio ≥71 punti.


2. Calcolo della Sostenibilità in Fase Realizzativa

In questa fase, l'impresa può migliorare la classe di sostenibilità ottenuta in fase di progettazione.


Formula:

Classe di sostenibilità FASE REALIZZATIVA = Classe Sostenibilità P + Indicatori R + Approcci DR + Bonus R 


  • Classe Sostenibilità P: Punteggio del progetto (vedi sopra).

  • Indicatori R: Punteggio per eventuali ulteriori indicatori implementati in fase di realizzazione.

  • Approcci DR: Punteggio per l'applicazione di approcci digitali (DR) nella fase di realizzazione.

  • Bonus R: Punteggio bonus se l'impresa migliora le soglie di riferimento degli indicatori definiti in fase progettuale. Il bonus è dato dalla classe di rilevanza dell'indicatore moltiplicata per 0,2.


Il punteggio finale determina la classe di sostenibilità definitiva del cantiere, con le stesse soglie della fase progettuale (Adeguata, Migliorata, Avanzata).


Per i casi in cui la prassi sia applicata solo alla fase di realizzazione, la formula è semplificata:


Classe di sostenibilità del cantiere = Indicatori R + Approcci DR.


Questo approccio strutturato e misurabile permette di fornire un contributo concreto per raggiungere i principali obiettivi di sviluppo sostenibile globali.


Conclusione


L'UNI/PdR 172:2025 non è semplicemente un'altra norma tecnica, ma una bussola che guida il settore delle costruzioni infrastrutturali verso un futuro più sostenibile. Il suo approccio olistico, che integra gli aspetti ambientali, economici e sociali, rappresenta un cambiamento culturale fondamentale. L'adozione di un sistema di valutazione misurabile, basato su indicatori e strategie, consente di superare l'ambiguità e di trasformare le intenzioni di sostenibilità in azioni concrete e verificabili.

L'integrazione della digitalizzazione, premiata dalla prassi, dimostra come l'innovazione tecnologica non sia un fine a sé stante, ma uno strumento potente per la trasparenza, l'efficienza e il monitoraggio continuo. Dal tracciamento dei materiali in cantiere alla riduzione delle emissioni, ogni dato raccolto contribuisce a comporre un quadro chiaro della performance sostenibile.

In definitiva, l'UNI/PdR 172:2025 offre a progettisti, imprese e stazioni appaltanti un linguaggio comune e un quadro operativo per definire, misurare e comunicare la sostenibilità dei cantieri. Questo non solo contribuisce a ridurre l'impatto ambientale e a migliorare il benessere sociale, ma aggiunge anche un valore competitivo significativo per le aziende che scelgono di porsi all'avanguardia in un settore in continua evoluzione. Applicando questa prassi, l'industria italiana delle costruzioni può concretamente rispondere alle sfide globali, costruendo non solo infrastrutture, ma un futuro più resiliente e sostenibile.

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