
Ragosta Maria Chiara
29 apr 2025
📌 Un Focus sul cambiamento introdotto dal nuovo Accordo Stato-Regioni del 17 aprile 2025 rispetto al termine dei 60 giorni per la formazione dei lavoratori
Con l’entrata in vigore del nuovo Accordo Stato-Regioni del 17 aprile 2025, che riscrive le regole sulla formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, vengono superati diversi punti chiave degli accordi precedenti. Uno tra i più rilevanti riguarda l’eliminazione del termine di 60 giorni entro cui completare la formazione per i lavoratori neoassunti.
📖 Cosa prevedeva l’Accordo del 21 dicembre 2011?
L’Accordo del 2011, ormai destinato ad essere abrogato, nelle disposizioni transitorie stabiliva che la formazione per i lavoratori, preposti e dirigenti dovesse concludersi entro 60 giorni dall’assunzione. Questo termine offriva, erroneamente, alle aziende un margine temporale per completare i percorsi formativi, pur richiedendo che venisse comunque garantita una formazione sufficiente per l’inizio delle mansioni.
L'Accordo Stato Regioni del 21/12/2011 al paragrafo 10 “Disposizioni transitorie” indicava che: Il personale di nuova assunzione deve essere avviato ai rispettivi corsi di formazione anteriormente o, se ciò non risulta possibile, contestualmente all’assunzione. In tale ultima ipotesi, ove non risulti possibile completare il corso di formazione prima della adibizione del dirigente, del preposto o del lavoratore alle proprie attività, il relativo percorso formativo deve essere completato entro e non oltre 60 giorni dalla assunzione.
Tuttavia, oltre al limite temporale, è previsto che il lavoratore riceva la formazione iniziale prima di essere adibito alla propria attività perché il datore di lavoro deve sempre assicurare che un lavoratore svolga attività e utilizzi attrezzature per le quali ha precedentemente ricevuto adeguata informazione, formazione e addestramento, come previsto dal comma 4 dell’art. 37 del D.Lgs. 81/08.
Pertanto, in tutti i casi, prima il datore di lavoro fornisce l’idonea formazione al lavoratore, prima potrà consentire al lavoratore di accedere alla propria mansione.
🔄 Cosa prevede il nuovo Accordo del 2025?
Nel testo approvato il 17 aprile 2025 (Atto Rep. n. 59/CSR), non è più presente alcun riferimento ai 60 giorni. Questo vuoto normativo è tutt’altro che secondario: si traduce infatti in un obbligo immediato di formazione prima dell’inizio dell’attività lavorativa.
Di conseguenza, la formazione deve essere completata prima che il lavoratore inizi le sue mansioni, senza periodi di tolleranza. Questo approccio mira a rafforzare la prevenzione, assicurando che ogni lavoratore sia formato adeguatamente fin dal primo giorno di attività
Il principio è chiaro: nessun lavoratore deve operare se non è prima stato adeguatamente formato in materia di salute e sicurezza, in coerenza con quanto già previsto dal D.Lgs. 81/2008, art. 37.
⚠️ Le implicazioni per le aziende
L’assenza del termine dei 60 giorni comporta una maggiore responsabilità organizzativa per datori di lavoro, uffici HR, RSPP e responsabili della formazione, con le seguenti implicazioni:
- Formazione preventiva obbligatoria: i lavoratori devono essere formati prima di iniziare qualsiasi attività lavorativa.
- Pianificazione accurata: le aziende devono organizzare la formazione in modo tempestivo, evitando ritardi che potrebbero comportare sanzioni.
- Aggiornamento dei processi HR: è necessario rivedere le procedure di onboarding per includere la formazione obbligatoria prima dell'inizio delle mansioni.
Ed in pratica:
- Formazione obbligatoria prima dell’inizio delle mansioni
- Eliminazione di ogni “periodo di tolleranza”
- Obbligo di pianificazione preventiva dei corsi
- Possibile esposizione a sanzioni in caso di omissione
In altre parole: la formazione non può più essere rimandata.
🛠️ Consigli pratici
1. Programmare la formazione: organizzare corsi di formazione che coincidano con le date di assunzione dei nuovi dipendenti.
2. Collaborare con enti formativi accreditati: assicurarsi che la formazione sia erogata da soggetti riconosciuti, in conformità con i requisiti dell'Accordo.
3. Documentare la formazione: mantenere registri accurati delle formazioni svolte, per dimostrare la conformità in caso di controlli.
🎯 Cosa fare adesso?
✅ Aggiorna le procedure interne per prevedere la formazione prima dell’inizio dell’attività lavorativa.
✅ Collabora con enti formativi certificati per garantire l’efficacia e la conformità dei percorsi.
✅ Documenta correttamente ogni attività formativa per essere pronto in caso di ispezioni.
✅ Valuta l’adozione di strumenti digitali per programmare, tracciare e gestire i percorsi obbligatori.
💬 Conclusione
L’aggiornamento del 2025 rappresenta un importante passo verso una maggiore responsabilizzazione delle imprese e un rafforzamento della cultura della prevenzione. In sintesi, l'eliminazione del termine di 60 giorni richiede alle aziende un impegno maggiore nella pianificazione e nell'organizzazione della formazione sulla sicurezza, per garantire che ogni lavoratore sia adeguatamente formato prima di iniziare le proprie mansioni.
Eliminando ogni margine temporale, si afferma un principio essenziale: la sicurezza non può aspettare.
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