
Ragosta Maria Chiara
2 dic 2025
La Nuova Guida per la Gestione, Formazione e Fit Test degli APVR
La protezione delle vie respiratorie rappresenta una delle sfide più critiche nella sicurezza sul lavoro. L'uscita della norma UNI 11719:2025 a novembre segna un punto di svolta, sostituendo la precedente edizione del 2018 e allineando l'Italia agli standard più recenti.
Questa norma non è un semplice manuale tecnico, ma una guida operativa obbligatoria per la scelta, l'uso e la manutenzione degli Apparecchi di Protezione delle Vie Respiratorie (APVR), in applicazione alla UNI EN 529:2006. Con la revisione dell'art. 79 del D.Lgs. 81/2008, il rispetto di questi criteri diventa essenziale per la conformità normativa.
Cosa sono gli APVR e quali sono
Gli APVR (Apparecchi di Protezione delle Vie Respiratorie) sono DPI complessi progettati per difendere l'apparato respiratorio da inquinanti aerodispersi (particolato, gas, vapori) o da atmosfere con carenza di ossigeno.
La norma classifica gli APVR in due macro-famiglie principali:
APVR Filtranti: Depurano l'aria ambiente tramite filtri. Includono semimaschere filtranti (le classiche FFP), semimaschere e maschere intere con filtri sostituibili, e sistemi elettroventilati. Possono essere utilizzati solo dove l'ossigeno è sufficiente e la concentrazione degli inquinanti è nota e gestibile.
APVR Isolanti:Â Forniscono gas respirabile da una fonte esterna indipendente dall'ambiente di lavoro. Includono respiratori ad aria compressa (alimentati da linea o bombole) e autorespiratori. Sono indispensabili in caso di carenza di ossigeno o inquinanti sconosciuti.
La scelta tra queste categorie non è discrezionale ma deve basarsi su un'attenta identificazione dei rischi (natura fisica e chimica dell'inquinante) e sul calcolo del Fattore di Protezione Necessario (FPnec).
Il Programma di Protezione delle Vie Respiratorie (PPVR)
La vera rivoluzione della UNI 11719:2025 è l'istituzionalizzazione del Programma di Protezione delle Vie Respiratorie. Non basta più acquistare una maschera: l'azienda deve implementare un processo gestionale strutturato.
Il PPVR richiede la definizione chiara di ruoli e responsabilità :
Datore di Lavoro:Â Deve fornire le risorse necessarie per il programma.
Responsabile del Programma:Â Figura chiave che redige, attua e revisiona il programma, coordinando la scelta dei dispositivi e la formazione.
Supervisore:Â Figura opzionale che verifica sul campo la corretta applicazione delle procedure.
Portatore:Â Il lavoratore che utilizza l'APVR e deve essere idoneo e addestrato.
Il programma deve essere documentato in un apposito Registro, che tracci ogni fase: dalla valutazione dei rischi alla manutenzione, fino alla formazione erogata.
Focus Formazione e Addestramento: Cosa Cambia
La norma UNI 11719:2025 pone un'enfasi senza precedenti sulla competenza. La formazione non è un atto burocratico, ma un requisito di sicurezza.
Percorso Formativo per i Portatori
Per ogni portatore sono obbligatori due step distinti:
Formazione Teorica: Deve coprire i rischi specifici, le caratteristiche dell'APVR, i limiti di utilizzo, le procedure di controllo e le modalità di indossamento.
Addestramento Pratico:Â Non basta "sapere", bisogna "saper fare". L'addestramento deve avvenire in un ambiente che simuli le reali condizioni operative e di emergenza.
Durate minime consigliate:Â La norma suggerisce durate specifiche. Ad esempio, per un APVR filtrante base sono consigliate 4 ore totali, mentre per autorespiratori complessi si arriva a 8 ore, con un rapporto ideale tra teoria e pratica di 1:2.
Requisiti dell'Addestratore
Non tutti possono insegnare a usare un APVR. L'addestratore deve possedere un diploma di scuola media superiore e dimostrare una comprovata esperienza pratica nell'uso dei dispositivi specifici oggetto del corso. Deve inoltre seguire un aggiornamento periodico (almeno ogni 5 anni).
Aggiornamento Continuo
L'aggiornamento per i portatori non è "una tantum".
Teorico:Â Almeno ogni 5 anni.
Pratico:Â La frequenza dipende dall'uso. Per APVR usati raramente, per quelli destinati alla fuga o al soccorso, l'addestramento pratico deve essere ripetuto almeno una volta l'anno.
Il Fit Test: La Prova di Adattabilità è Obbligatoria
Un APVR a tenuta (come una semimaschera o una maschera intera) è inutile se non aderisce perfettamente al viso. La UNI 11719:2025 rende centrale la Prova di Adattabilità (Fit Test).
Cos'è il Fit Test?
È una procedura normativa (Appendice A) che verifica la tenuta dello specifico facciale sul viso dello specifico lavoratore. Serve a scongiurare perdite dovute a taglie errate o conformazioni facciali particolari.
Tipologie di Fit Test
Esistono due metodi principali:
Qualitativo (Pass/Fail):Â Basato sulla percezione sensoriale (gusto o olfatto) del portatore rispetto a una sostanza di prova nebulizzata. Utilizzabile per semimaschere e facciali filtranti.
Quantitativo: Fornisce un valore numerico (Fattore di Tenuta) tramite strumenti che contano le particelle dentro e fuori la maschera o misurano la pressione negativa controllata. È obbligatorio per le maschere intere.
Quando va fatto?
Il Fit Test deve essere eseguito prima dell'utilizzo iniziale e ripetuto con una periodicità definita dal responsabile del programma, ma comunque almeno ogni 3 anni. Va ripetuto immediatamente se il portatore subisce variazioni fisiche significative (es. variazioni di peso, cicatrici, interventi dentari).
Attenzione: La norma ribadisce che barba, basette o cicatrici profonde nell'area di tenuta non sono ammesse, in quanto compromettono la protezione. In questi casi, il test fallirà e sarà necessario optare per dispositivi diversi (es. cappucci ventilati).
Gestione e Manutenzione
La norma chiude il cerchio definendo le regole per la manutenzione (preventiva e di riparazione), che deve seguire scrupolosamente le istruzioni del fabbricante. Le aziende devono organizzare lo stoccaggio in modo da separare i dispositivi pronti all'uso da quelli in manutenzione o da scartare, e tenere traccia di ogni intervento nel registro del programma.
5 Passi per l'Adeguamento Immediato
La UNI 11719:2025 è già in vigore. Ecco una lista di controllo operativa per i Responsabili della Sicurezza e i Datori di Lavoro per non farsi trovare impreparati:
Audit del Parco APVR:Â Verifica se i dispositivi attualmente in uso sono ancora adeguati ai rischi specifici e se sono in buone condizioni.
Nomina del Responsabile del Programma: Formalizza l'incarico della persona che gestirà il PPVR (spesso l'RSPP) e assicurati che abbia le competenze richieste dalla norma .
Pianifica i Fit Test (Obbligatori): Non rimandare. La prova di adattabilità è indispensabile per maschere intere e semimaschere.
La soluzione MJ Work: Eseguiamo Fit Test professionali conformi alla norma (metodo qualitativo o quantitativo) direttamente per la tua azienda. Certifica l'idoneità dei tuoi lavoratori e mettiti in regola con l'appendice normativa .
Aggiorna la Formazione:Â Verifica le scadenze degli attestati. Se i tuoi lavoratori usano APVR di III categoria o isolanti, l'addestramento pratico deve essere recente.
Istituisci il Registro:Â Crea un registro (fisico o digitale) dove annotare la consegna del DPI, l'esito del Fit Test e le manutenzioni periodiche .
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La UNI 11719:2025 non lascia spazio all'improvvisazione. Per le aziende, adeguarsi significa investire in competenza e metodo, trasformando la protezione delle vie respiratorie da semplice fornitura di materiale a vero sistema di gestione salvavita.
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