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  • Tool Box Talk - Un Importante Strumento per la Gestione della Sicurezza nei Cantieri | MJ Work

    < Back Tool Box Talk - Un Importante Strumento per la Gestione della Sicurezza nei Cantieri Ragosta Maria Chiara 6 feb 2025 🚧Cosa sono i TBT della sicurezza e come renderli più efficaci Cosa sono i TBT Tool Box Talk I T ool Box Talk (TBT) sono uno strumento molto importante nella gestione della sicurezza sul lavoro, soprattutto nei contesti dove il rischio è elevato, come nei cantieri. I Tool Box Talk sono brevi incontri informativi che vengono svolti sul posto di lavor o, di solito alla prima parte della giornata lavorativa o prima di iniziare attività specifich e. Durante questi incontri, vengono discussi temi legati alla sicurezza, alle procedure operative e ai rischi specifici legati alle attività previste per la giornata. Ecco alcuni aspetti chiave dei Tool Box Talk: 1. Brevi e mirati - Sono incontri brevi (generalmente tra i 10 e i 20 minuti), pensati per f ornire informazioni rapide e concentrarsi su un tema specifico di sicurezza. Non si tratta di sessioni di formazione formale, ma di discussioni pratiche e immediate. 2. Temi pratici e concreti - Ogni incontro è focalizzato su tematiche concrete relative alla sicurezza, come: - Procedure di emergenza - Uso corretto dei dispositivi di protezione individuale (DPI) - Rischi specifici legati a determinati lavori (lavori in quota, movimentazione di carichi pesanti, lavoro con attrezzature pericolose, ecc.) - Come evitare infortuni comuni sul lavoro - Comunicazione e segnalazione dei pericoli 3. Focus sulla cultura della sicurezza - Sono uno strumento per migliorare la comunicazione della sicurezza tra lavoratori e responsabili, contribuendo a creare una cultura della sicurezza condivisa. L’obiettivo è sensibilizzare i lavoratori, farli riflettere sui rischi e assicurarsi che siano ben preparati per affrontare situazioni pericolose. 4. Coinvolgimento attivo dei lavoratori - A differenza di altre forme di formazione, il Tool Box Talk è un’opportunità per i lavoratori di partecipare attivamente alla discussione. Possono fare domande, discutere esperienze personali e suggerire soluzioni. Questo coinvolgimento è fondamentale per far sentire ogni persona responsabile della sicurezza sul posto di lavoro. 5. Eseguiti da supervisori o RSPP - Questi incontri sono generalmente condotti da un supervisore, responsabile della sicurezza o da una figura esperta che ha competenze specifiche sulla sicurezza. Tuttavia, in alcuni casi, anche i lavoratori stessi possono condurre una discussione su una situazione di sicurezza che hanno osservato o su esperienze passate. 6. Documentazione - Di solito, vengono documentat i i principali argomenti trattati, i lavoratori presenti e le eventuali azioni correttive o suggerimenti emersi durante il talk. Questo non solo aiuta a monitorare l’attività di sicurezza, ma dimostra anche l’impegno costante dell'azienda nella formazione e prevenzione. 7. Flessibilità - I Tool Box Talk sono estremamente flessibili e possono essere adattati a diversi contesti. Possono trattare qualsiasi argomento legato alla sicurezza, anche se non strettamente previsto da un programma formale. Per esempio, in un cantiere dove si inizia a usare una nuova macchina, il tema del Tool Box Talk può essere l'uso sicuro di quella macchina specifica. 8. Efficacia nel tempo - La frequenza dei Tool Box Talk è cruciale per mantenere alta la consapevolezza della sicurezza. Si consiglia di farli regolarmente (anche quotidianamente in cantieri particolarmente rischiosi), così che la sicurezza diventi una priorità costante e non solo un tema trattato una volta ogni tanto. Alcuni esempi di temi per Tool Box Talk: - Rischi elettrici nei lavori di manutenzione - Lavori in altezza e l'uso delle linee vita - Manipolazione sicura di materiali pericolosi - Uso corretto dei dispositivi di protezione individuale (DPI) - Procedure di primo soccorso in caso di incidenti - Prevenzione del rischio di cadute nei cantieri - Sicurezza nei lavori con macchine (gru, escavatori, ecc.) - Rischi psicologici e stress lavoro-correlato Come migliorare i Tool Box Talk: 1.Frequenza: Organizzarli regolarmente, ad esempio, settimanalmente o mensilmente, così che siano parte integrante della cultura lavorativa e non solo un'attività occasionale. 2.Tematiche personalizzate : Utilizzare le esperienze passate o situazioni specifiche dell'azienda per affrontare argomenti rilevanti per quel momento, creando argomenti mirati e utili. 3.Varietà e aggiornamenti: Cambia spesso gli argomenti per mantenere l’interesse e rispondere a nuove problematiche. 4.Partecipazione attiva : Incoraggiare i lavoratori a essere attivamente coinvolti nelle discussioni, facendo domande e dando il proprio contributo. Anche la condivisione di esperienze personali di sicurezza può rendere l'incontro più coinvolgente. 5. Azioni correttive e follow-up: Dopo ogni "Tool Box Talk", è importante definire azioni correttive (se necessarie) e monitorare i miglioramenti attuati per affrontare i rischi o le problematiche emerse. Assicurati che i punti discussi vengano documentati, con eventuali azioni di follow-up per correggere problemi rilevati. 6. Feedback e valutazioni : Raccogliere feedback dai lavoratori sul contenuto e sull’utilità del talk e usarlo per migliorare gli incontri successivi. Chiedi ai lavoratori di esprimere opinioni su come migliorare la sicurezza e ascolta le loro esperienze. 7. Approccio pratico : Non limitarti solo alla teoria, ma cerca di mostrare esempi concreti sul campo. 8. Semplificazione: Evita linguaggi troppo tecnici, rendendo i concetti accessibili a tutti. Non solo dagli RSPP ma anche dai Manager, Supervisori o Dirigenti Aziendali Se le aziende stesse si impegnano a realizzare i Tool Box Talk in modo regolare e sistematico verso i propri lavoratori, si ottiene un miglioramento significativo della cultura della sicurezza all'interno dell'organizzazione. Quando i datori di lavoro o i supervisori partecipano attivamente alla comunicazione della sicurezza, non solo migliorano il conformamento alle normative , ma si rafforza anche il legame tra la gestione e i lavoratori. Ecco alcuni motivi per cui dovrebbero essere effettuati anche dalle aziende: 1. Miglioramento della cultura aziendale della sicurezza - Se l’azienda si impegna a fare Tool Box Talk regolarmente, dimostra un chiaro impegno nella sicurezza e crea una cultura della sicurezza che è percepita da tutti. Quando i datori di lavoro e i responsabili sono attivamente coinvolti, i lavoratori sono più inclini a prendere sul serio le pratiche di sicurezza. - Includere il management nelle discussioni di sicurezza rende visibile l’impegno e la responsabilità di tutti i livelli aziendali, non solo dei dipendenti. 2. Maggiore responsabilizzazione e coinvolgimento dei lavoratori - Quando i supervisori o i dirigenti aziendali conducono questi incontri, i lavoratori si sentono più responsabilizzati e coinvolti. Vedere che anche i superiori partecipano attivamente aumenta la motivazione a seguire le norme di sicurezza. - Un’ interazione più diretta con il management offre anche l’opportunità di comunicare le difficoltà o i problemi riscontrati in prima persona, creando un dialogo costruttivo. 3. Personalizzazione delle tematiche di sicurezza - Ogni azienda ha i suoi rischi specific i legati alla produzione, ai processi o al tipo di lavoro svolto. Con i Tool Box Talk aziendali, puoi affrontare tematiche specifiche per l’ambiente di lavoro e trattare le problematiche legate a rischi comuni, a lavori particolari o alle attrezzature aziendali in uso. - Inoltre, s i possono trattare casi reali o incidenti passati che hanno avuto un impatto sull’organizzazione, per imparare da essi e prevenire il ripetersi di situazioni pericolose. 4. Promuovere la coesione del team - I Tool Box Talk non sono solo un’occasione di formazione, ma anche di socializzazione e coesione del team . Condividere esperienze e conoscenze di sicurezza durante questi incontri permette ai lavoratori di supportarsi a vicenda nel garantire un ambiente di lavoro sicuro. - Quando il management è coinvolto, il senso di appartenenza e di unità cresce, rendendo la sicurezza una responsabilità condivisa da tutti. 5. Migliorare la gestione delle emergenze - I Tool Box Talk svolti dai responsabili aziendali possono includere anche la simulazione di situazioni di emergenza , testando la preparazione dei lavoratori e la prontezza dell’organizzazione nel rispondere a eventi critici. - La coordinazione tra il team e i responsabili durante un’emergenza è cruciale, e discutere in modo pratico e regolare le procedure d’emergenza aiuta a mantenerle fresche nella memoria dei lavoratori. 6. Monitoraggio e miglioramento continuo - Quando un'azienda fa dei Tool Box Talk regolari, può anche utilizzare i feedback raccolti per migliorare le procedure di sicurezza . I dipendenti possono indicare se una pratica o un protocollo di sicurezza non è abbastanza chiaro o se ci sono aree che potrebbero essere migliorate. - Con il monitoraggio continuo , l'azienda può apportare modifiche in tempo reale, riducendo i rischi e prevenendo incidenti prima che accadano. 7. Rendere la sicurezza parte della routine aziendale - L’idea di fare Tool Box Talk aziendali contribuisce a rendere la sicurezza un argomento quotidiano , che non viene trattato solo in occasione di un’ispezione o di una formazione formale. L’azienda trasmette che la sicurezza è un impegno continuo e che ogni singola persona ha un ruolo importante . - Inoltre, i ntegrare la sicurezza nella routine rende i lavoratori più consapevoli delle pratiche corrette e dei rischi, creando un ambiente di lavoro più sicuro e sano. Aggiungere una parte pratica o dimostrativa ai TBT può davvero fare la differenza Perché aiuta a r endere più concrete le informazioni e favorisce un'apprendimento più efficace . Spesso, quando si parla solo di teoria, alcuni concetti possono sembrare astratti, ma quando li colleghi a situazioni reali o azioni pratiche , i lavoratori riescono a comprendere meglio l'importanza della sicurezza e a riconoscere i rischi in modo più immediato. Ecco alcuni motivi per cui una parte pratica è fondamentale: 1. Aumenta la comprensione e la memorizzazione - Le persone tendono a ricordare meglio le informazioni quando le vedono applicate praticamente. Dimostrare un comportamento sicuro o un’azione da compiere in una situazione di rischio sblocca il concetto e lo rende più accessibile . - Le attività pratiche stimolano un apprendimento esperienziale , che è più efficace della sola teoria. 2. Favorisce la consapevolezza immediata - Ad esempio, se si sta parlando di uso corretto dei DPI , mostrare esattamente come indossarli e fare un esempio pratico di come non devono essere usati aiuta i lavoratori a visualizzare subito gli errori e le corrette prassi. - Può anche rendere evidente l’importanza di un'azione, come il corretto uso di una scala o l'identificazione di un rischio chimico. 3. Migliora il coinvolgimento dei lavoratori - Le dimostrazioni pratiche sono più interattive, coinvolgenti e interessant i. Questo può anche motivare i lavoratori a partecipare attivamente, facendo domande o proponendo idee. In questo modo, non si tratta solo di “ascoltare” ma di partecipare attivamente all’apprendimento. - Puoi anche coinvolgere i lavoratori facendo eseguire a loro stessi alcune operazioni, come indossare correttamente i DPI o simulare una situazione di emergenza. 4. Sviluppa competenze pratiche - Oltre alla teoria, i lavoratori devono acquisire competenze pratiche. Ad esempio, se il Tool Box Talk riguarda la gestione delle emergenze, puoi fare una simulazione di un primo soccorso o un'esercitazione sull'uso di un estintore. Questo tipo di addestramento migliora la prontezza dei lavoratori nel gestire situazioni critiche . 5. Test e verifica delle conoscenze - Una parte pratica offre anche l’opportunità di verificare se i lavoratori applicano correttamente le informazioni fornite . Ad esempio, se hai parlato di sicurezza nelle macchine o di lavori in quota, far eseguire una dimostrazione ai lavoratori aiuta a monitorare la loro competenza e a correggere eventuali errori sul momento . Idee per integrare la parte pratica nei Tool Box Talk : 1. Dimostrazione di utilizzo dei DPI - Mostra come indossare correttamente i dispositivi di protezione individuale (DPI) come caschi, scarpe antinfortunistiche, guanti, occhiali, ecc. Puoi fare anche una comparazione tra un uso corretto e uno scorretto per evidenziare gli errori comuni. - Dopo la dimostrazione, puoi fare una verifica pratica chiedendo a un lavoratore di indossare i DPI correttamente, spiegando le motivazioni di ogni scelta. 2. Simulazione di emergenza - Una simulazione di emergenza (ad esempio, un incendio o un infortunio sul lavoro) è un ottimo modo per far vedere concretamente le procedure di pronto intervento. Puoi far vedere come si utilizzano gli estintori o come si deve intervenire in caso di un incidente. - Questo tipo di esercitazione aiuta anche a testare la reattività dei lavoratori e a verificarne la preparazione nelle situazioni di stress. 3. Controllo delle attrezzature - Se il Tool Box Talk riguarda l’uso di attrezzature specifiche (ad esempio, gru, ponteggi, escavatori), puoi organizzare una dimostrazione pratica di come ispezionare correttamente l’attrezzatura prima dell’uso. Ad esempio, controllare le condizioni dei cavi di una gru o verificare l’integrità di una scala. - Ogni lavoratore può essere coinvolto in una verifica pratica, per capire cosa fare e cosa evitare. 4. Simulazioni di rischi specifici - Se il Tool Box Talk riguarda un rischio specifico (ad esempio, lavori in altezza, movimentazione manuale dei carichi o rischio da sostanze chimiche), puoi organizzare dimostrazioni pratiche di come gestire il rischio in sicurezza. - Per esempio, potresti fare vedere l'uso corretto di una linea vita o come caricare correttamente un carico pesante in modo da evitare danni alla salute. 5. Sessione di domande e risposte interattiva - Dopo una dimostrazione, organizza una sessione interattiva dove i lavoratori possono chiedere chiarimenti su ciò che è stato mostrato e, se possibile, fare delle prove dirette. Questo aiuta a rinforzare la comprensione e a correggere eventuali malintesi. Come organizzare la parte pratica: 1. Scegli attività semplici e pertinenti: Assicurati che la parte pratica sia sempre collegata direttamente al tema del Tool Box Talk e che possa essere realizzata senza distrarre troppo dal lavoro. 2. Preparazione: Assicurati di avere tutto l’occorrente per la parte pratica (DPI, attrezzature da ispezionare, materiali di simulazione, ecc.) e che l’area di lavoro sia sicura. 3. Tempo sufficiente: Dedica una buona parte del Tool Box Talk alla parte pratica, ma mantieni comunque il tutto relativamente breve per non interrompere troppo il lavoro. 4. Feedback immediato : Dopo ogni attività pratica, dai feedback immediato sul corretto o errato comportamento. Questo aiuta a correggere subito eventuali errori. Conclusioni I Tool Box Talk sono uno strumento potente per aumentare la consapevolezza sulla sicurezza e migliorare la comunicazione tra lavoratori e responsabili della sicurezza . Se fatti regolarmente e in modo mirato, possono contribuire significativamente a ridurre gli incidenti e a migliorare le pratiche di sicurezza sul lavoro. Inoltre aggiungere una componente pratica ai Tool Box Talk è un'ottima iniziativa, poiché aiuta a rendere più tangibile la sicurezza e a mettere in pratica quanto appreso. La parte dimostrativa non solo migliora l'efficacia dell’apprendimento, ma stimola anche un maggiore coinvolgimento da parte dei lavoratori. Il risultato sarà una maggiore competenze pratiche, una preparazione migliore e un ambiente di lavoro più sicuro. Previous Next

  • TEAM MJW | MJWork

    MJ WORK è una Società di formazione e consulenza professionale alle Aziende, che opera nel settore della Sicurezza, Salute e Igiene sul Lavoro, ai sensi del D.Lgs 81/08. INCONTRA IL NOSTRO PERSONALE Il nostro obiettivo è supportare le aziende ed i datori di lavoro nel rendere gli ambienti di lavoro sicuri e conformi alle normative vigenti. Siamo qui per aiutarti a creare e mantenere un ambiente di lavoro sicuro per la tua continuità di business, produttività, e qualità del tuo prodotto, promuovendo la salute, sicurezza ed il benessere dei tuoi dipendenti sul luogo di lavoro. John Ross Mingotti Amministratore e Fondatore Salute e Sicurezza sul Lavoro Cantieri Edili Finanza & Business Development Docente e Formatore Abilitato info@mjwork.it Maria Chiara Ragosta Amministratore e Fondatore Salute e Sicurezza sul Lavoro Certificazioni ISO Qualità Ambiente & Sostenibilità Docente e Formatore Abilitato info@mjwork.it Silvia Docente e consulente Salute e Sicurezza sul Lavoro Cantieri Edili Formatore abilitato Piani di Sicurezza Cantieri consulenze@mjwork.it Salvatore Addetto financial marketing Specialist Business Development Contenuti e Comunicazione Digital Marketing Eventi e PR Analisi di Mercato marketing@mjwork.it Claudio Amministrazione Salute e Sicurezza sul Lavoro Segreteria Pianificazione e Registrazione amministrazione@mjwork.it

  • Cosa sono le "Safety Walk" o "Camminate della Sicurezza"? | MJ Work

    < Back Cosa sono le "Safety Walk" o "Camminate della Sicurezza"? Ragosta Maria Chiara 11 feb 2025 👷♀️👷♂️🚧 Cosa sono e come rendere più proattive nei cantieri Cosa sono le Safety Walk ? Le "safety walk" (camminate per la sicurezza) sono attività di monitoraggio attivo che coinvolgono manager, supervisori o responsabili della sicurezza mentre percorrono l'area di lavoro per osservare e valutare le condizioni di sicurezza sul posto. Queste camminate sono fondamentali perchè permettono di: 1. Identificare rischi potenziali : Vengono individuati eventuali pericoli sul posto di lavoro che potrebbero non essere stati notati o che non sono stati adeguatamente gestiti. 2. Migliorare la cultura della sicurezza : Sono un'opportunità per mostrare al personale l'importanza della sicurezza, ascoltare le loro preoccupazioni e coinvolgerli nel processo di miglioramento. 3. Promuovere la comunicazione : Le "safety walk" favoriscono il dialogo tra dipendenti e management, creando un ambiente in cui tutti possono sentirsi coinvolti nella sicurezza. Durante queste camminate, vengono spesso utilizzati checklist di sicurezza per raccogliere osservazioni e feedback che aiutano a migliorare i processi e a mantenere alta la consapevolezza riguardo alla sicurezza sul lavoro. Le Safety Walk possono essere considerate uno strumento utile per la sicurezza nei cantieri? In un ambiente ad alto rischio come quello del cantiere, dove i pericoli sono molteplici e variegati, queste attività di monitoraggio attivo diventano fondamentali per garantire la sicurezza . Ecco alcuni motivi per cui le "safety walk" sono particolarmente efficaci nei cantieri: 1. Identificazione precoce dei pericoli Nei cantieri, i rischi sono costantemente in evoluzione (macchinari in movimento, lavori in altezza, rischio di cadute, materiali pericolosi, ecc.). Le "safety walk" consentono di identificare pericoli imminenti che potrebbero sfuggire a un monitoraggio più formale. L'approccio proattivo di un’ispezione diretta permette di cogliere segnali di pericolo prima che possano tradursi in incidenti o infortuni. 2. Verifica del rispetto delle norme di sicurezza Durante una "safety walk", i responsabili possono verificare se le procedure di sicurezza vengono effettivamente seguite dai lavoratori, se i DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) sono correttamente indossati, e se le attrezzature di sicurezza (come le linee vita o i parapetti) sono in funzione. Possono anche essere utilizzati per accertarsi che le aree di lavoro siano ben segnalate e che non ci siano ostacoli o situazioni che possano rappresentare un rischio per i lavoratori. 3. Integrazione con la cultura della sicurezza Le "safety walk" sono un'opportunità per rafforzare la cultura della sicurezza all'interno del cantiere, mostrando che i responsabili e i supervisori sono attivamente impegnati a mantenere un ambiente sicuro. La comunicazione diretta con i lavoratori durante la camminata permette di coinvolgerli nel processo di sicurezza, ascoltando le loro preoccupazioni e suggerimenti su come migliorare le condizioni di lavoro. 4. Monitoraggio continuo e feedback Le "safety walk" offrono un'opportunità di monitoraggio continuo rispetto alle ispezioni formali che, seppur utili, possono non essere sufficienti per garantire il rispetto delle misure di sicurezza a lungo termine. Durante queste camminate, vengono raccolti feedback immediati dalle squadre, permettendo di correggere comportamenti scorretti o di intervenire in caso di problematiche rilevate. 5. Miglioramento delle pratiche di sicurezza Le camminate consentono anche di rivedere e migliorare le pratiche di sicurezza in base all’evoluzione delle condizioni nel cantiere. Le informazioni raccolte durante queste ispezioni possono portare a modifiche nelle procedure operative standard o a nuove soluzioni per ridurre i rischi. 6. Coinvolgimento del team Le "safety walk" danno la possibilità ai lavoratori di interagire direttamente con i responsabili della sicurezza, il che crea un ambiente in cui la sicurezza è vista come un obiettivo condiviso e non solo una responsabilità imposta dall’alto. Come rendere le Safety Walk più proattive? Un approccio proattivo è fondamentale per prevenire incidenti e promuovere la cultura della sicurezza. Ecco alcuni consigli pratici per migliorare l’efficacia delle "safety walk" nei cantieri: 1. Pianificazione e obiettivi chiari Definire obiettivi specifici per ogni camminata. Ad esempio, invece di un'ispezione generica, focalizzarsi su temi precisi: rischio di cadute dall'alto, uso dei DPI, sicurezza delle macchine o formazione sui piani di emergenza. Pianificare una rotazione delle aree da ispezionare, in modo che vengano verificate tutte le zone del cantiere in modo uniforme e costante. Valutare di inserire obiettivi mensili o settimanali, come la riduzione di determinati rischi o il miglioramento della formazione in specifiche aree. 2. Coinvolgere tutto il team durante la safety walk Invece di limitarsi ad osservare le attività durante la camminata, coinvolgere le maestranze presenti che stanno effettuando le lavorazioni. Fare in modo che siano i lavoratori stessi a segnalare i problemi di sicurezza o a condividere i loro dubbi riguardo a determinate attrezzature o pratiche. Fare domande aperte per stimolare il dialogo: "Hai notato qualcosa che potrebbe rappresentare un rischio?" o "Ci sono aspetti che pensi dovremmo migliorare nella nostra attrezzatura di protezione?" Rendere le camminate più interattive: per esempio, chiedere ai membri del team di eseguire delle piccole attività pratiche di sicurezza durante la camminata (controllare un dispositivo di protezione, spiegare come eseguire correttamente una manovra di emergenza, ecc.). 3. Utilizzare una checklist dinamica Preparare una checklist digitale o cartacea per ogni "safety walk", e renderla dinamica adattandola agli obiettivi della camminata. Preparare diverse checklist suddivise per tipologie di rischio: ad esempio una per il rischio da lavori in quota, una per il rischio chimico, una per la gestione del cantiere, ecc. L'uso di checklist digitali può rendere più facile raccogliere e documentare le osservazioni e i problemi riscontrati. 4. Focalizzarsi sulla formazione continua Durante le "safety walk", osservare anche il livello di formazione dei lavoratori: se si notano lacune nella conoscenza delle pratiche di sicurezza, organizzare corsi specifici o brevi sessioni formative direttamente in cantiere con le maestranze (es. Tool Box Talk). Valutare la conoscenza pratica delle procedure di emergenza o della gestione dei DPI, chiedendo ai lavoratori di mostrare come utilizzano correttamente un dispositivo di protezione o come affrontano un’ipotetica situazione di emergenza. 5. Promuovere la segnalazione di near-miss Un altro approccio importante nelle "safety walk" è quello di concentrarsi anche sugli incidenti mancati (near-miss), quei piccoli eventi che potrebbero trasformarsi in incidenti più gravi se non gestiti correttamente. Chiedere attivamente ai lavoratori di segnalare qualsiasi situazione che avrebbe potuto causare un incidente. Avere una cultura che incoraggia la segnalazione dei near-miss può prevenire incidenti futuri. 6. Creare un piano di azioni correttive Ogni volta che si rileva un rischio o una non conformità, definire azioni correttive chiare e tempistiche precise per risolvere il problema. Assicurarsi che le azioni siano realizzabili e che vengano monitorate nel tempo. Non limitarsi a “segnalare” i problemi: fare in modo che vengano affrontati in tempo, ad esempio, assegnando le responsabilità per il follow-up direttamente ai team leader o ai supervisori. 7. Documentare e comunicare i risultati Ogni "safety walk" dovrebbe culminare con un rapporto o un riepilogo delle osservazioni fatte, dei problemi riscontrati e delle azioni intraprese. Questo aiuta a monitorare i progressi nel tempo. Condividere i risultati positivi con l’intero team. Se una particolare area del cantiere è stata gestita particolarmente bene, evidenzia questi successi durante le riunioni di sicurezza per rinforzare comportamenti positivi. Se le osservazioni o le azioni corrette vengono documentate e condivise regolarmente, tutti i lavoratori saranno più motivati a partecipare attivamente al miglioramento delle pratiche di sicurezza. 8. Programmare delle "safety walk" a sorpresa Ogni tanto, fare delle ispezioni a sorpresa per avere un'idea di come vengono realmente seguite le procedure di sicurezza durante il normale svolgimento delle attività quotidiane. In questo modo, si evita che i lavoratori si "preparino" all’ispezione e si ottiene una visione più veritiera delle pratiche quotidiane di sicurezza. 9. Feedback e follow-up Una volta che le azioni correttive sono state implementate, è importante fare un follow-up per vedere se i cambiamenti hanno avuto l'effetto desiderato. Questo può essere fatto durante la camminata successiva o attraverso comunicazioni di aggiornamento. Fare un feedback diretto ai team riguardo le modifiche che sono state fatte grazie alle osservazioni delle "safety walk", così che possano vedere l’impatto positivo del loro coinvolgimento. 10. Creare una cultura di feedback positivo Infine, non limitarsi a sottolineare solo i problemi. Riconoscere anche i comportamenti positivi e premiare chi segue correttamente le pratiche di sicurezza. Le "safety walk" possono diventare anche un'occasione per celebrare successi, come una squadra che ha lavorato in sicurezza per un mese senza incidenti. Conclusione: Le "safety walk" nei cantieri non sono solo utili, ma sono una parte fondamentale di una gestione proattiva della sicurezza. Aiutano a ridurre i rischi, a migliorare la comunicazione e a mantenere alta l'attenzione sulla sicurezza. Per renderle più proattive e realmente efficaci nei cantieri, è importante coinvolgere il team, focalizzarsi sulla formazione continua, e adottare un approccio orientato alla risoluzione immediata dei problemi. Questo tipo di attività diventa così uno strumento non solo di monitoraggio ma anche di miglioramento costante della cultura della sicurezza sul cantiere. Quando eseguite regolarmente, le "safety walk" sono quindi un ottimo strumento per prevenire incidenti e migliorare continuamente le pratiche di sicurezza sul lavoro! Previous Next

  • Corso Preposto alla sorveglianza durante le attività di accesso e posizionamento mediante funi in siti naturali o artificiali su alberi | MJ Work

    Corso Preposto alla sorveglianza durante le attività di accesso e posizionamento mediante funi in siti naturali o artificiali su alberi Costo 250,00 € + IVA Durata 8 ore Richiedi Info < Back Il corso viene svolto per i lavoratori che si occupano delle attività su funi come Addetto all'impiego di sistemi di accesso e posizionamento mediante funi in siti naturali o artificiali su alberi e Preposto alla sorveglianza. Per gli Addetti alle lavorazioni in quota su funi la Conferenza Stato–Regioni del 26.01.2006 n. 2429 ha definito un percorso formativo composto da una sessione teorica e da una pratica. Il presente corso intende assolvere agli obblighi formativi della sessione di teoria ed abilita il corsista alla successiva effettuazione della prova pratica. A fronte del ricevimento della certificazione di avvenuta partecipazione e superamento della sessione pratica rilasceremo al corsista il relativo attestato di abilitazione con verifica dell'apprendimento. Il corso viene autorizzato dalla REGIONE EMILIA ROMAGNA, con DD 20394 del 29.09.2023, RIF.PA 2019-20075/RER. Il corso prevede una parte teorica ed una pratica. La scadenza è quinquennale (5 anni). Categoria Corsi FUNI Destinatari del corso Il corso è rivolto a tutti coloro, titolari di azienda, soci, coadiuvanti familiari, dipendenti e lavoratori autonomi ecc, che ricoprono il ruolo di preposto alla sorveglianza durante le attività in quota su funi. Modalità di Erogazione Presenza in Aula Prevista la Prova Pratica Come iscriversi Per Iscriversi è necessario scrivere all'indirizzo mail info@mjwork.it il quale provvederà ad inviarvi la scheda di iscrizione, e le istruzioni per il corso. Per la conferma di iscrizione è NECESSARIO inviare : - Domanda di Iscrizione compilata ; - Fotocopia della Carta di identità e codice fiscale ; - Copia della Distinta di pagamento del Corso. MJ WORK ORGANIZZA CORSI AD HOC PER LE AZIENDE ANCHE DIRETTAMENTE PRESSO LA VOSTRA SEDE AZIENDALE. In caso di corso aziendale, il corso può essere customizzato su richiesta dell'azienda, inserendo il vostro materiale e le vostre procedure, se presenti. IL CORSO VERRA’ ATTIVATO SOLO AL RAGGIUNGIMENTO MINIMO DEL NUMERO DI PARTECIPANTI.

  • Corso Antincendio Liv. 02 Aggiornamento - DM 02/09/2021 |MJ WORK

    Corso Emergenza Corso Antincendio Liv. 02 Aggiornamento - DM 02/09/2021 Costo 115,00 € + IVA Durata 5 ore Richiedi Info < Back Per prevenzione e protezione incendi si intendono gli studi e le pratiche volti a prevenire e mitigare gli effetti indesiderati di incendi potenzialmente distruttivi. Il corso antincendio è stato sviluppando secondo la normativa vigente e consente ai corsisti di acquisire le competenze tecniche e pratiche per la lotta antincendio. Il Corso di formazione teorico pratico prevede l’acquisizione di conoscenze e competenze in materia di prevenzione incendi, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave ed immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza. Categoria Corso Emergenza Destinatari del Corso Lavoratori incaricati addetti antincendio in aziende classificate Livello 02 (ex rischio Medio) ai sensi dei Decreti DM 01/09/2021 - DM 02/09/2021 e DM 03/09/2021 che devono aggiornare la formazione. Ai sensi delle vigenti normative, i corsi di formazione effettuati A SEGUITO dell'entrata in vigore ufficiale del DM 02/09/2021 hanno validità Quinquennale. Modalità di Erogazione Presenza in aula Prevista la prova pratica Come Iscriversi Per Iscriversi è necessario scrivere all'indirizzo mail info@mjwork.it il quale provvederà ad inviarvi la scheda di iscrizione, e le istruzioni per il corso. Per la conferma di iscrizione è NECESSARIO inviare : - Domanda di Iscrizione compilata ; - Fotocopia della Carta di identità e codice fiscale ; - Copia della Distinta di pagamento del Corso. PER TUTTE LE TIPOLOGIE DI FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO E' PREVISTA LA PROVA PRATICA. E' PERTANTO NECESSARIO PRESENTARSI AL CORSO CON I SEGUENTI DPI (DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE) : SCARPE DI SICUREZZA ANTINFORTUNISTICHE, ABBIGLIAMENTO COMODO. MJ WORK ORGANIZZA CORSI AD HOC PER LE AZIENDE ANCHE DIRETTAMENTE PRESSO LA VOSTRA SEDE AZIENDALE. In caso di corso aziendale, il corso può essere customizzato su richiesta dell'azienda, inserendo il vostro materiale e le vostre procedure, se presenti. IL CORSO VERRA’ ATTIVATO SOLO AL RAGGIUNGIMENTO MINIMO DEL NUMERO DI PARTECIPANTI.

  • DOCUMENTI SICUREZZA| MJWork

    MJ Work offre servizi di affiancamento al Datore di Lavoro per la redazione e integrazione di tutti i documenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro. DOCUMENTAZIONE SALUTE & SICUREZZA SUL LAVORO La normativa vigente in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro richiede alle Aziende un articolato percorso di Valutazione dei Rischi nell'ambiente di lavoro e la successiva adozione di un Piano di Miglioramento. Ai sensi del D.Lgs. 81/2008, il datore di lavoro è obbligato ad effettuare la valutazione di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori, con la conseguente elaborazione del documento di valutazione dei rischi DVR. Il Datore di Lavoro è obbligato ad effettuare tale valutazione e questo compito, insieme alla nomina dell'RSPP, non può essere delegato in alcun modo nemmeno con Delega di Funzioni (art. 16 e art. 17 del D.Lgs 81/2008. La valutazione dei rischi inoltre deve essere immediatamente rielaborata, in occasione di modifiche del processo produttivo o della organizzazione del lavoro significative ai fini della salute e sicurezza dei lavoratori, o in relazione al grado di evoluzione della tecnica, della prevenzione o della protezione o a seguito di infortuni significativi o quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne evidenzino la necessità. A seguito di tale rielaborazione, le misure di prevenzione debbono essere aggiornate. MJ Work offre il suo supporto per l’attività di assistenza e consulenza in materia di salute e sicurezza sul lavoro ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e smi. Compilando il questionario sottostante ci permetti di inviarti un preventivo in linea con la tipologia di servizio richiesto e customizzato sulla tua azienda. La compilazione del modulo non è in nessun modo vincolante all'accettazione del preventivo, che andrà accettato formalmente via mail prima dell'inizio dell'incarico. Ricordati di conservare la mail di ricevuta della risposta inviata. COMPILA IL QUESTIONARIO I NOSTRI SERVIZI DOCUMENTALI Documenti di Valutazione del Rischio DVR Documento di Valutazione dei Rischi DVR (conformi ISO 45001:2018) Documento di Valutazione dei Rischi DVR con procedura standardizzata Valutazione dei Rischi Particolari e Organizzativi Valutazioni dei Rischi da Stress Lavoro Correlato Valutazioni dei Rischi per Smart Working e lavoro agile, Valutazioni dei Rischi per lavoratrici in stato di gravidanza o puerpere Valutazioni dei Rischi per lavoratori minorenni Valutazioni dei Rischi per lavoratori stranieri Valutazione dei rischi Ergonomici Valutazioni dei Rischi da Movimentazione Manuale dei Carichi Valutazioni dei Rischi da Movimenti Ripetuti Valutazioni dei Rischi da Mancata Ergonomia e Postura Incongrua Valutazione dei rischi da agenti fisici-chimici-biologici Valutazioni dei Rischi da Rumore, Valutazioni dei Rischi da Vibrazioni del sistema corpo intero / mano braccio Valutazioni dei Rischi da CEM, Valutazioni dei Rischi da ROA, Valutazioni dei Rischi da Microclima e Illuminamento, Valutazioni dei Rischi da Agenti Chimici Valutazioni dei Rischi da Agenti Biologici Valutazione dei Rischi da fattori di Emergenza Piano di Emergenza Interno (PEI) Valutazione dei Rischi da Incendio, Valutazione dei Rischi da Atmosfere esplosive (ATEX), Valutazione dei Rischi da Scariche atmosferiche Valutazione dei Rischi Attrezzature Valutazione sicurezza Macchine – Check Direttiva Macchine / Allegato V Analisi rischi residui RES Macchine Hai bisogno di maggiori informazioni? CONTATTACI

  • Pubblicata da CEI la nuova EN 50172:2024 | MJ Work

    < Back Pubblicata da CEI la nuova EN 50172:2024 MJ Work 14 ott 2024 💡Sistemi di illuminazione di emergenza di evacuazione: aggiornata la norma CEI È stata pubblicata dal Comitato Elettrotecnico Italiano, ed è già valida, la nuova edizione della norma CEI EN 50172:2024 relativa ai Sistemi di illuminazione di emergenza di evacuazione . La norma specifica le prescrizioni di installazione per i sistemi di illuminazione di emergenza di evacuazione, insieme alla documentazione riguardante le verifiche, le procedure di manutenzione e di prova e il funzionamento di tali sistemi, suddivisi in adattivi e non adattivi. L'illuminazione di emergenza di evacuazione comprende: l'illuminazione delle vie di esodo, l'illuminazione di spazi aperti (antipanico) l'illuminazione delle aree ad alto rischio la segnaletica di sicurezza per le vie di fuga (che fa parte dell'illuminazione di emergenza di evacuazione). I sistemi di illuminazione di emergenza comprendono sistemi adattivi e non adattivi. Le modifiche tecniche più significative di questa edizione rispetto alla precedente riguardano: l’aggiunta di prescrizioni per le verifiche iniziali di impianto, per l’elaborazione della documentazione di progetto, per il mantenimento del registro la modifica delle prescrizioni relative alle modalità di manutenzione e verifica dei sistemi di illuminazione di emergenza di evacuazione. l'aggiunta dell’Allegato A, che contiene le linee guida per la selezione delle autonomie e dei tempi di attivazione dei sistemi per i vari casi d'uso, l'aggiunta dell’Allegato B, che riguarda le raccomandazioni su come effettuare le misure illuminotecniche in loco, l'aggiunta dell’Allegato C, relativo alle considerazioni sui sistemi di illuminazione di emergenza attivi per un periodo prolungato, durante e dopo il comando di evacuazione l'aggiunta dell’Allegato D, sui requisiti di impianto. La Norma in oggetto sostituisce completamente la Norma CEI EN 50172:2004 , che rimane applicabile fino al 27-05-2027. La norma è valida dal 10 ottobre 2024. Fonte: https://mycatalogo.ceinorme.it/cei/item/0000025228 Previous Next

  • PRATICHE EDILIZIE | MJ Work

    MJ Work con i suoi tecnici aventi esperienza pluriennale nel settore delle costruzioni, supporta i propri clienti con la consulenza nella gestione cantieri per tutte le attività inerenti la sicurezza, interfacciandosi con tutte le figure aventi responsabilità sviluppando i seguenti servizi: INCARICHI DI COORDINATORE DELLA SICUREZZA CSP/CSE, INCARICHI HSE CANTIERE MJ WORK con i suoi tecnici aventi esperienza pluriennale nel settore delle costruzioni, supporta i propri clienti con la consulenza nella gestione dei cantieri per tutte le attività inerenti la sicurezza, interfacciandosi con tutte le figure aventi responsabilità, proponendo e sviluppando i seguenti servizi: Incarico di Coordinatore per la Sicurezza in fase di progettazione (CSP); Incarico di Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione (CSE); Supporto ai CSP e CSE nella gestione dei cantieri (incarico di Assistente Coordinatore); Incarico di HSE e supporto al CSE nei cantieri edili; Audit, sopralluoghi ed ispezioni in campo con compilazione di appositi verbali e reportistica. Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 art. 89 CSP: coordinatore in materia di sicurezza e di salute durante la progettazione dell’opera, di seguito denominato coordinatore per la progettazione: soggetto incaricato, dal committente o dal responsabile dei lavori, dell’esecuzione dei compiti di cui all’articolo 91; CSE: coordinatore in materia di sicurezza e di salute durante la realizzazione dell’opera, di seguito denominato coordinatore per l’esecuzione dei lavori: soggetto incaricato, dal committente o dal responsabile dei lavori, dell’esecuzione dei compiti di cui all’articolo 92, che non può essere il datore di lavoro delle imprese affidatarie ed esecutrici o un suo dipendente o il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) da lui designato. Le incompatibilità di cui al precedente periodo non operano in caso di coincidenza fra committente e impresa esecutrice. Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 art. 90 Nei cantieri in cui è prevista la presenza di più imprese esecutrici, anche non contemporanea, il committente, anche nei casi di coincidenza con l’impresa esecutrice, o il responsabile dei lavori, contestualmente all’affidamento dell’incarico di progettazione, designa il coordinatore per la progettazione. (DESIGNAZIONE CSP ) Nei cantieri in cui è prevista la presenza di più imprese esecutrici, anche non contemporanea, il committente o il responsabile dei lavori, prima dell’affidamento dei lavori, designa il coordinatore per l’esecuzione dei lavori, in possesso dei requisiti di cui all’articolo 98. (DESIGNAZIONE CSE ) La disposizione di cui al comma 4 si applica anche nel caso in cui, dopo l’affidamento dei lavori a un’unica impresa, l’esecuzione dei lavori o di parte di essi sia affidata a una o più imprese. ( DESIGNAZIONE ‘TARDIVA’ CSE ) PSC-POS PREDISPOSIZIONE PIANI DI SICUREZZA CANTIERI (PSC, POS, PSS, PIMUS) Per la gestione dei Cantieri MJ Work vi soffre il suo supporto nella: Stesura dei Piani Operativi di Sicurezza (POS); Stesura dei Piani Semplificati di Sicurezza (PSS); Stesura dei Piani di Sicurezza e Coordinamento (PSC); Stesura dei Piani di Montaggio Uso Smontaggio ponteggi (PIMUS). Nella fase di progettazione, supportiamo il Committente, il Responsabile dei Lavori ed il CSP, durante la programmazione degli interventi inerenti le misure di sicurezza da intraprendere e da definire sul Piano di Sicurezza e Coordinamento PSC. Supportiamo le Imprese nella predisposizione dei POS e PSS, ed in caso di presenza di Ponteggi, nella predisposizione del PIMUS. Per richiedere un preventivo personalizzato ed allineato con le reali esigenze del tuo cantiere compila il form sottostante! Per un servizio rapido ed efficiente. PSC - Il Piano di Sicurezza e Coordinamento è il documento che il coordinatore per la progettazione o esecuzione dell'opera, su incarico del committente, deve redigere prima dell'inizio dei lavori in un cantiere edile. E' obbligatorio quando nel cantiere sono presenti più imprese (sia pubbliche che privati) indipendentemente dalla durata e dall'importo dei lavori. Clicca qui per compilare il form PSC: POS - Il Piano Operativo di Sicurezza, più conosciuto come POS, è un documento previsto dall'articolo 17 del D. lgs. 81/08, ossia dal Testo unico per la sicurezza sul lavoro (TUSL). Tutte le imprese esecut rici di un cantiere edile prima d'iniziare i lavori devono redigere il proprio POS. Clicca qui per compilare il form POS: PSS - Il Piano sostitutivo di sicurezza è il documento che l’impre sa appaltatrice redige nell’ ambito di appalto di lavori pubblici, ai sensi dell’art. 131 del D.Lgs. 163/2006, nel caso in cui non è stato redatto un Piano di sicurezza e coordinam ento (PSC), cioè quando non si è obbligati a designare il Coordinatore per la progettazione (lavori eseguiti direttamente dall’appaltatore senza imprese sub affidatarie). I contenuti minimi, stabiliti dal punto 3.1 dell’allegato XV al D.Lgs. 81/2008 e s. m. e i., sono i medesimi del PSC senza la stima dei costi della sicurezza. Clicca qui per compilare il form PSS: PSC PSS POS SORALLUOGHI CANTIERE AUDIT, SOPRALLUOGHI E ISPEZIONI IN CAMPO VERIFICHE TITOLO IV Nella fase di esecuzione lavori, eseguiamo i controlli operativi, audit, sopralluoghi ed ispezioni in campo, per la verifica di tutte le misure necessarie per il completamento ed il rispetto dei requisiti di sicurezza imposti dalle norme (analisi di rumore, acque, gestione rifiuti, ecc.). Ogni volta con la redazione dello specifico verbale e report di sopralluogo. Partecipiamo agli incontri ed alle riunioni in cantiere tra le imprese e le figure della sicurezza CSE/ RL/ DL/ Committente supportando nella gestione, pianificazione e coordinamento. Supportiamo il Committente, il Responsabile dei Lavori ed il Coordinatore nel servizio di controllo e verifica della documentazione di Imprese Affidatarie, Imprese Esecutrici e Lavoratori Autonomi. ACCESSI CONTROLLO E GESTIONE ACCESSI CONFORME ART.26 D.LGS 81/08 Supportiamo il Committente, il Responsabile dei Lavori ed il Coordinatore nel servizio di controllo e verifica della documentazione di Imprese Affidatarie, Imprese Esecutrici e Lavoratori Autonomi. Supportiamo le Imprese nel rispondere alle richieste di Committenti, Responsabili dei Lavori e Coordinatori della Sicurezza relativamente alla gestione degli accessi in cantiere e/o in azienda in conformità all'art. 26 del D.Lgs. 81/2008. Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 art. 90 9) Il committente o il responsabile dei lavori, anche nel caso di affidamento dei lavori ad un’unica impresa o ad un lavoratore autonomo: a) verifica l’idoneità tecnico-professionale delle imprese affidatarie, delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi in relazione alle funzioni o ai lavori da affidare, con le modalità di cui all’ALLEGATO XVII. b) chiede alle imprese esecutrici una dichiarazione dell’organico medio annuo, distinto per qualifica, corredata dagli estremi delle denunce dei lavoratori effettuate all’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), all’Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro (INAIL) e alle casse edili, nonché una dichiarazione relativa al contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, applicato ai lavoratori dipendenti. c) trasmette all’amministrazione concedente, prima dell’inizio dei lavori oggetto del permesso di costruire o della denuncia di inizio attività, copia della notifica preliminare di cui all’articolo 99, il documento unico di regolarità contributiva delle imprese e dei lavoratori autonomi, ...... , e una dichiarazione attestante l’avvenuta verifica della ulteriore documentazione di cui alle lettere a) e b). 10) In assenza del piano di sicurezza e di coordinamento di cui all’articolo 100 o del fascicolo di cui all’articolo 91, comma 1, lettera b), quando previsti, oppure in assenza di notifica di cui all’articolo 99, quando prevista oppure in assenza del documento unico di regolarità contributiva delle imprese o dei lavoratori autonomi, è sospesa l’efficacia del titolo abilitativo. L’organo di vigilanza comunica l’inadempienza all’amministrazione concedente. [Sanzione per i committenti ed i responsabili dei lavori: arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.423,83 a 6.834,44 euro ]

  • ADR e trasporto merci pericolose | MJ Work

    < Back ADR e trasporto merci pericolose MJ Work 15 mag 2024 📋 Consulente ADR Esenzioni - Nuovi chiarimenti dal MIT 📋 Consulente ADR Esenzioni - Nuovi chiarimenti dal MIT Pubblicata la Circolare 13921. Il 14 maggio 2024 il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti MIT ha condiviso la Circolare Prot. 13921 con oggetto “ Commenti e chiarimenti operativi all’applicazione del D.M. 7 agosto 2023, inerente alle condizioni di esenzione dalla nomina del Consulente ADR ” A seguito dell’emanazione del decreto ministeriale 7 agosto 2023 (di seguito D.M.) che regolamenta l’esenzione della nomina dei consulenti ADR (di seguito Consulente) per le imprese che svolgono attività di spedizione o trasporto, oppure una o più delle connesse attività di imballaggio, carico, riempimento oppure scarico, di merci pericolose su strada in conformità a quanto previsto dal paragrafo 1.8.3.2 dell'ADR, il MIT condivide la circolare con chiarimenti ai quesiti pervenuti. I quesiti riguardano: . Chiarimenti sull’ambito di applicazione di cui all’art. 2 del D.M. . Casi di esclusione o esenzione totale di cui all’art. 3 del D.M. . Casi di esenzione parziale di cui all’art. 4 del D.M. . Registro – Art. 4 e 5 del D.M. . Spedizioni occasionali – Art. 5 del D.M. . Esenzione per esclusione – Art. 6 del D.M. . Prescrizione di sicurezza e formazione– Art.7 del D.M. . Responsabilità La circolare fornisce quindi utili dettagli sulla valutazione delle condizioni di applicazione dei limiti diesenzione 1.1.3.6. Un documento utile dunque per chiarire dubbi ed incertezze sul tema. Previous Next

  • Formazione del Datore di Lavoro | MJ Work

    < Back Formazione del Datore di Lavoro MJ Work 21 feb 2022 ✏️Nuova Formazione in Materia di Salute e Sicurezza Le recenti modifiche in campo di salute e sicurezza sul lavoro, apportate dalla Legge 17 dicembre 2021 n. 215, prevedono che anche il Datore di Lavoro sia soggetto a formazione obbligatoria . Nell’attesa delle disposizioni finali (previste per la fine di Giugno 2022), vorremmo ricevere il tuo contributo per programmare la nuova formazione nel modo più ottimale per i futuri corsisti. La compilazione è riservata ai Datori di Lavoro ed al personale incaricato di pianificare la formazione salute e sicurezza per l'azienda . L'avvenuta compilazione del modulo, darà diritto allo sconto del 10% sulla prossima formazione da effettuare con MJ Work. Tempo stimato per la compilazione del questionario: 2 minuti. Ricordati di conservare la mail di ricevuta della risposta inviata. Grazie per la collaborazione! Compila il questionario Previous Next

  • Corso Primo Soccorso Cat. A Aggiornamento |MJ WORK

    Corso Emergenza Corso Primo Soccorso Cat. A Aggiornamento Costo 95,00 € + IVA Durata 6 ore Richiedi Info < Back Il primo soccorso è l'insieme delle azioni che permettono di aiutare in situazioni di emergenza una o più persone in difficoltà vittime di traumi fisici e/o psicologici o malori improvvisi, nell'attesa dell'arrivo di soccorsi qualificati. Si intende per "primo soccorso" anche l'assistenza che viene data in strutture provvisorie in presenza di situazioni critiche, nell'attesa di trasportare il paziente in centri sanitari più adeguatamente attrezzati. Il corso primo soccorso è stato sviluppato secondo la normativa vigente e consente ai corsisti di acquisire le competenze tecniche e pratiche di primo intervento sanitario. Le norme di riferimento riguardanti il primo soccorso aziendale sono il D.Lgs 81/08 - art. 37 comma 9 e art. 45 comma 2, che rimanda al Decreto Ministeriale 388/03 per indicazioni specifiche su: • classificazione delle aziende in Gruppo A, B o C; • attrezzature da utilizzare; • requisiti e contenuti della formazione degli addetti in base alla classificazione aziendale. Categoria Corso Emergenza Destinatari del Corso Lavoratori incaricati addetti al primo soccorso in aziende classificate Categoria A ai sensi dei Decreti DM 388/2003 che devono aggiornare la formazione. Il corso ha validità Triennale. Modalità di Erogazione Presenza in aula Prevista la prova pratica Come Iscriversi Per Iscriversi è necessario scrivere all'indirizzo mail info@mjwork.it il quale provvederà ad inviarvi la scheda di iscrizione, e le istruzioni per il corso. Per la conferma di iscrizione è NECESSARIO inviare : - Domanda di Iscrizione compilata ; - Fotocopia della Carta di identità e codice fiscale ; - Copia della Distinta di pagamento del Corso. PER TUTTE LE TIPOLOGIE DI FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO E' PREVISTA LA PROVA PRATICA. E' PERTANTO NECESSARIO PRESENTARSI AL CORSO CON I SEGUENTI DPI (DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE) : SCARPE DI SICUREZZA ANTINFORTUNISTICHE, ABBIGLIAMENTO COMODO. MJ WORK ORGANIZZA CORSI AD HOC PER LE AZIENDE ANCHE DIRETTAMENTE PRESSO LA VOSTRA SEDE AZIENDALE. In caso di corso aziendale, il corso può essere customizzato su richiesta dell'azienda, inserendo il vostro materiale e le vostre procedure, se presenti. IL CORSO VERRA’ ATTIVATO SOLO AL RAGGIUNGIMENTO MINIMO DEL NUMERO DI PARTECIPANTI.

  • Corso Trattori a Ruote - ASR 22/02/2012

    Corso Attrezzature da Lavoro Corso Trattori a Ruote - ASR 22/02/2012 Costo 180,00 € + IVA Durata 8 ore Richiedi info < Back Il Corso per Addetto alla Conduzione di Trattori Agricoli o Forestali, a ruote e/o a cingoli, viene erogato ai sensi degli Art. 37 e 73 comma 5 del D.Lgs. 81/08, correttivo D.Lgs. 106/09 e dall’Accordo Stato-Regioni 22 febbraio 2012. Per gli Addetti alla conduzione delle attrezzature di lavoro, la Conferenza Stato–Regioni del 22.02.2012 ha definito un percorso formativo composto da una sessione teorica (composta da modulo giuridico-normativo e modulo tecnico) e da una sessione pratica (modulo pratico). Al termine del corso è previsto il superamento di un test di valutazione con verifica del grado di apprendimento scritto ed una prova pratica. Al termine del corso viene rilasciato l'attestato di abilitazione alla conduzione dell'attrezzatura. Categoria Corso Attrezzature da Lavoro Destinatari del corso Il corso è rivolto a tutti coloro, titolari di azienda, soci, coadiuvanti familiari, dipendenti e lavoratori autonomi ecc, che utilizzano anche in maniera saltuaria il trattore agricolo o forestale. Modalità di Erogazione Presenza in aula Prevista la Prova Pratica Come iscriversi Per Iscriversi è necessario scrivere all'indirizzo mail info@mjwork.it il quale provvederà ad inviarvi la scheda di iscrizione, e le istruzioni per il corso. Per la conferma di iscrizione è NECESSARIO inviare : - Domanda di Iscrizione compilata ; - Fotocopia della Carta di identità e codice fiscale ; - Copia della Distinta di pagamento del Corso. PER QUESTA TIPOLOGIA DI FORMAZIONE E' PREVISTA LA PROVA PRATICA. E' PERTANTO NECESSARIO PRESENTARSI AL CORSO CON I SEGUENTI DPI (DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE): - GUANTI DI PROTEZIONE MECCANICA - SCARPE DI SICUREZZA ANTINFORTUNISTICHE, - ABBIGLIAMENTO COMODO. MJ WORK ORGANIZZA CORSI AD HOC PER LE AZIENDE ANCHE DIRETTAMENTE PRESSO LA VOSTRA SEDE AZIENDALE. In caso di corso aziendale, il corso può essere customizzato su richiesta dell'azienda, inserendo il vostro materiale e le vostre procedure, se presenti. IL CORSO VERRA’ ATTIVATO SOLO AL RAGGIUNGIMENTO MINIMO DEL NUMERO DI PARTECIPANTI.

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