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365 risultati trovati con una ricerca vuota

  • EDILIZIA | MJWork | EDILIZIA

    Cosa devi conoscere quando vuoi investire nel mattone. EDILIZIA COSA DEVI CONOSCERE QUANDO VUOI INVESTIRE NEL MATTONE Quando si vuole acquistare un immobile di qualsiasi tipologia è fondamentale non soffermarsi MAI solo sul prezzo. Certo, prima di tutto immobile deve soddisfare i propri bisogni o lo scopo finale per il quale viene acquistato…ma ritengo necessario subito dopo aver visualizzato nella propria mente il risultato finale sia FONDAMENTALE fare delle valutazioni. Le valutazioni “essenziali” si dividono in due tipi: Valutazione ambientale Valutazione immobile Quindi, prima ancora di valutare l’edificio occorre analizzare il contesto all’interno del quale si trova immobile stesso. Analisi del contesto ambientale è necessario per individuare il vero valore economico. Un immobile può essere efficiente quanto vuoi ma se è inserito in un contesto in decadenza senza prospettive difficilmente potrà darvi ritorni economici soddisfacenti. Sono tanti i parametri che occorre analizzare e solo gli specialisti possono supportarvi nell’individuazione e soprattutto nella quantificazione. Nelle immagini sopra due esempi di valutazione tratti da “Il grande libro del Real Estate di Robert Kiyosaki”. MJ WORK si avvale di tecnici esperti per supportarti nelle scelte e guidarti verso l’ottenimento della massima soddisfazione economica e personale. MJW IMMOBILIARE Il supporto di cui hai bisogno per tutte le tue necessità in campo immobiliare. Contattaci Nome Email Telefono Scrivi qui il tuo messaggio... Invia Il tuo modulo è stato inviato!

  • Corso BLSD Basic Life Support and Defibrillation Aggiornamento |MJ WORK

    Corso Emergenza Corso BLSD Basic Life Support and Defibrillation Aggiornamento Costo 85,00 € + IVA Durata 4 ore Richiedi Info < Back Il corso prevede una prima parte teorica ed una seconda parte con prova pratica di addestramento sul manichino. Contenuti del Corso: Acquisire la capacità di: 1) valutare l'assenza dello stato di coscienza; 2) ottenere la pervietà delle vie aeree; 3) eseguire la posizione laterale di sicurezza; 4) valutare la presenza di attività respiratoria; 5) eseguire le tecniche di respirazione bocca-bocca e bocca-maschera; 6) riconoscere i segni della presenza di circolo; 7) eseguire correttamente il massaggio cardiaco esterno; 9) eseguire la manovra di disotruzione da corpo estraneo. 10) usare correttamente il defibrillatore semi automatico (DAE) Categoria Corso Emergenza Destinatari del Corso Corso indirizzato alla popolazione 'laica', al personale non sanitario che può potenzialmente essere coinvolto nell'emergenza, ed al personale sanitario solo occasionalmente coinvolto nelle emergenze. E' particolarmente indicato per chi opera quotidianamente in ambienti ad alta densità di popolazione (scuole, aziende, ambienti sportivi, officine, ristorazione, centri commerciali ecc) e a chi è interessato a conoscere ed approfondire le manovre di rianimazione di base. Corso di aggiornamento Biennale Modalità di Erogazione Presenza in aula Prevista la prova pratica Come Iscriversi Per Iscriversi è necessario scrivere all'indirizzo mail info@mjwork.it il quale provvederà ad inviarvi la scheda di iscrizione, e le istruzioni per il corso. Per la conferma di iscrizione è NECESSARIO inviare : - Domanda di Iscrizione compilata ; - Fotocopia della Carta di identità e codice fiscale ; - Copia della Distinta di pagamento del Corso. PER TUTTE LE TIPOLOGIE DI FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO E' PREVISTA LA PROVA PRATICA. E' PERTANTO NECESSARIO PRESENTARSI AL CORSO CON I SEGUENTI DPI (DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE) : SCARPE DI SICUREZZA ANTINFORTUNISTICHE, ABBIGLIAMENTO COMODO. MJ WORK ORGANIZZA CORSI AD HOC PER LE AZIENDE ANCHE DIRETTAMENTE PRESSO LA VOSTRA SEDE AZIENDALE. In caso di corso aziendale, il corso può essere customizzato su richiesta dell'azienda, inserendo il vostro materiale e le vostre procedure, se presenti. IL CORSO VERRA’ ATTIVATO SOLO AL RAGGIUNGIMENTO MINIMO DEL NUMERO DI PARTECIPANTI.

  • DPI e Indumenti da Lavoro | MJ Work

    < Back DPI e Indumenti da Lavoro MJ Work 14 lug 2020 📌Anche gli indumenti da lavoro se contribuiscono, anche parzialmente, alla tutela del lavoratore, sono DPI Importanti novità ci attendono nel campo dei DPI - Dispositivi di Protezione Individuale - in seguito alla recente sentenza della Corte di Cassazione del 16 dicembre 2019 n. 33133 ( Clicca qui per scaricare il documento ) . Infatti la Corte di Cassazione ha ridefinito la nozione legale di DPI affermando che questa " non deve essere intesa come limitata alle attrezzature appositamente create e commercializzate per la protezione di specifici rischi alla salute in base a caratteristiche tecniche certificate, ma, in conformità alla giurisprudenza di legittimità, va riferita a qualsiasi attrezzatura, complemento o accessorio che possa in concreto costituire una barriera protettiva, sia pure ridotta o limitata, rispetto a qualsiasi rischio per la salute e la sicurezza del lavoratore, in conformità con l’art. 2087 c.c., ". Nel caso specifico la sentenza si riferisce al ricorso presentato ed ottenuto da parte di operatori ecologici addetti alla raccolta dei rifiuti, volto ad ottenere la condanna da parte del datore di lavoro al risarcimento dei danni da inadempimento dell’obbligo di lavaggio e manutenzione dei dispositivi di protezione individuale (D.P.I.), con specifico riferimento all’attività di lavaggio e di manutenzione degli indumenti indossati durante l’attività di lavoro (forniti dal datore di lavoro stesso), il cui onere era stato interamente sostenuto dai medesimi dipendenti. La sentenza ribadisce infatti che " nella medesima ottica il datore di lavoro è tenuto a fornire i suddetti indumenti ai dipendenti e a garantirne l’idoneità a prevenire l’insorgenza e il diffondersi di infezioni, provvedendo al relativo lavaggio, che è indispensabile per mantenere gli indumenti in stato di efficienza e che, pertanto, rientra tra le misure necessarie “per la sicurezza e la salute dei lavoratori”, che il datore di lavoro è tenuto ad adottare ". Questo concetto rivede in una nuova ottica la definizione dei DPI fornita all'art. 74 del D.Lgs. 81/2008, secondo cui, " ai fini del presente decreto non costituiscono DPI: gli indumenti di lavoro ordinari e le uniformi non specificamente destinati a proteggere la sicurezza e la salute del lavoratore; etc" . Il datore di lavoro dovrà quindi includere nel DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) tutti quei capi finora non classificati come DPI ma che rientrano nell'interpretazione estensiva della suddetta Sentenza, poiché assolvono alla funzione di proteggere, anche solo parzialmente, il lavoratore, e deve garantirne (a suo carico) il lavaggio e la manutenzione come con i 'tradizionali' DPI. Previous Next

  • Corso Piattaforme PLE con e/o senza Stabilizzatori Aggiornamento - ASR 17/04/2025

    Corso Attrezzature da Lavoro Corso Piattaforme PLE con e/o senza Stabilizzatori Aggiornamento - ASR 17/04/2025 Costo 90,00 € + IVA Durata 4 ore Richiedi info < Back Il Corso per Addetto alla Conduzione di Piattaforme di lavoro mobili Elevabili (PLE) con e/o senza stabilizzatori, viene erogato ai sensi degli Artt. 37 e 73 comma 5 del D.Lgs. 81/08, correttivo D.Lgs. 106/09 e dal Nuovo Accordo Stato-Regioni del 17 aprile 2025 (Rep. atti n. 59/CSR). Il corso ha una validità quinquennale ed è soggetto ad aggiornamento obbligatorio di minimo 4 ore pratiche entro la scadenza. La formazione, come previsto dal nuovo Accordo, deve essere svolta esclusivamente in presenza (teoria e pratica). Al termine del corso e con il superamento delle prove di verifica, viene rilasciato l'attestato di abilitazione alla conduzione dell'attrezzatura. Categoria Corso Attrezzature da Lavoro Destinatari del corso Il corso è rivolto a tutti coloro, titolari di azienda, soci, coadiuvanti familiari, dipendenti e lavoratori autonomi ecc, che utilizzano anche in maniera saltuaria la PLE e devono rinnovarne l'abilitazione. Modalità di Erogazione Presenza in aula Prevista la Prova Pratica Come iscriversi Per Iscriversi è necessario scrivere all'indirizzo mail info@mjwork.it il quale provvederà ad inviarvi la scheda di iscrizione, e le istruzioni per il corso. Per la conferma di iscrizione è NECESSARIO inviare : - Domanda di Iscrizione compilata ; - Fotocopia della Carta di identità e codice fiscale ; - Copia della Distinta di pagamento del Corso. Il corso viene erogato in modalità presenza in aula oppure in modalità Videoconferenza (FAD Sincrona) ai sensi della circolare 11/03/2013, prot. 12, punto 3. MJ WORK ORGANIZZA CORSI AD HOC PER LE AZIENDE ANCHE DIRETTAMENTE PRESSO LA VOSTRA SEDE AZIENDALE. In caso di corso aziendale, il corso può essere customizzato su richiesta dell'azienda, inserendo il vostro materiale e le vostre procedure, se presenti. IL CORSO VERRA’ ATTIVATO SOLO AL RAGGIUNGIMENTO MINIMO DEL NUMERO DI PARTECIPANTI.

  • Il principio della rana bollita | MJ Work

    < Back Il principio della rana bollita Ragosta Maria Chiara 15 lug 2024 🐸 Applicazione della metafora di Noam Chomsky alla Sicurezza sul Lavoro Il principio della rana bollita, la metafora di Noam Chomsky applicata alla mancata attuazione delle misure di tutela in campo salute e sicurezza sul lavoro. Un principio che sottolinea a pieno la capacità dell’uomo di adattarsi gradualmente a situazioni deleterie, ma soprattutto della sua incapacità nel reagire agli eventi ed alle abitudini scorrette se ‘sopportate’ a piccole dosi. Il problema nasce dalla convinzione che l’uomo ha di avere tempo, tempo per decidere, per realizzare un cambiamento. Ed invece si finisce con l’essersi adattati alla perfezione agli eventi arrivando alla frase ‘abbiamo sempre fatto così ed è sempre andata bene’, senza alcuna spinta per migliorarsi e cambiare la situazione. Cosa dice il principio della rana bollita? “Immaginate un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana. Il fuoco è acceso sotto la pentola, l’acqua si riscalda pian piano. Presto diventa tiepida. La rana la trova piuttosto gradevole e continua a nuotare. La temperatura sale. Adesso l’acqua è calda. Un po’ più di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po’, tuttavia non si spaventa. L’acqua adesso è davvero troppo calda. La rana la trova molto sgradevole, ma si è indebolita, non ha la forza di reagire. Allora sopporta e non fa nulla. Intanto la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana finisce – semplicemente – morta bollita. Se la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell’acqua a 50° avrebbe dato un forte colpo di zampa, sarebbe balzata subito fuori dal pentolone." E' stata la gradualità degli eventi che ha innescato una sorta di abitudine, alla quale l’animale, ormai debilitato, non è stato capace di reagire, portandolo all’inazione e alla morte. Rendersi conto il prima possibile delle situazioni deleterie e non accettarle passivamente, è l'unico modo per non lasciarsi sopraffare da queste e reagire in modo consapevole, soprattutto quando si parla di salute e sicurezza sul lavoro. Previous Next

  • DOVE SIAMO | MJ Work

    Dove Siamo Vi aspettiamo nella nostra sede per offrirvi il miglior servizio possibile. Queste sono tutte le informazioni per raggiungerci. Sede SANT'ILARIO D'ENZA 📍Indirizzo Via Indipendenza 2E/F 42049 Sant' Ilario d'Enza RE ITALIA Location Sede IMOLA 📍Indirizzo Via Aspromonte, 13 40026 Imola BO ITALIA Location

  • Ricorre oggi l’anniversario della strage alla Thyssenkrupp | MJ Work

    < Back Ricorre oggi l’anniversario della strage alla Thyssenkrupp Ragosta Maria Chiara 5 dic 2024 🏭 Le condanne dopo la strage avvenuta nella notte tra il 5 e il 6 dicembre S ono passati 17 anni da quel tragico 6 dicembre 2007 , in cui otto operai furono coinvolti in un'esplosione all'acciaieria ThyssenKrupp di Torino, che causò la morte di sette di loro. Le vittime sono Antonio Schiavone, 36 anni, deceduto il 6 dicembre 2007, nel luogo dell'incidente; Roberto Scola, 32 anni, Angelo Laurino, 43 anni, Bruno Santino, 26 anni, deceduti il 7 dicembre 2007; Rocco Marzo, 54 anni, deceduto il 16 dicembre 2007; Rosario Rodinò, 26 anni, deceduto il 19 dicembre 2007; Giuseppe Demasi, 26 anni, deceduto il 30 dicembre 2007. Si è chiuso con 6 condanne definitive il tragico processo durato 9 anni nei confronti dei sei imputati per il rogo alla Thyssen dove morirono 7 operai . Condannati a 6 anni e 3 mesi a Gerald Priegnitz (datore di lavoro e responsabile amministrativo) e Marco Pucci (datore di lavoro e responsabile commerciale). 6 anni e 8 mesi per Cosimo Cafueri (responsabile del servizio prevenzione e protezione), a 7 anni e 2 mesi Raffaele Salerno (ex direttore dello stabilimento) e a 7 anni e 6 mesi Daniele Moroni (responsabile investimenti antincendio). La pena più gravosa è per l'ex amministratore delegato e datore di lavoro Harald Espenhahn , con una pena di 9 anni e 8 mesi. Sono stati dunque ritenuti responsabili di incendio colposo aggravato , omissione delle basilari cautele antinfortunistiche e di omicidio colposo . Dopo la sentenza definitiva del 13.05.2016 i quattro manager italiani, Moroni, Salerno, Cafueri e Pucci, sono stati incarcerati in Italia. Per i due manager tedeschi, le autorità italiane hanno emesso mandati di cattura europei, ma la Germania ha adeguato le pene secondo la propria legislazione, che prevede un massimo di 5 anni per omicidio colposo aggravato. Di conseguenza sono state ridotte le pene. Attualmente Priegnitz ha scontato la pena in regime di semilibertà, lavorando di giorno e tornando la sera in carcere. E' stato rilasciato dopo aver scontato 2 anni e 4 mesi. Espenhahn è invece entrato in carcere ad agosto 2023, con regime di semilibertà, dopo 16 anni dalla condanna. Previous Next

  • Nuova Direttiva UE Case Greeen | MJ Work

    < Back Nuova Direttiva UE Case Greeen MJ Work 5 feb 2024 🌱Approvata dal Parlamento UE la nuova Direttiva sulle Case Green nota come EPDB Il 15 marzo 2023, il Parlamento europeo ha approvato la direttiva UE sulle "case green", una componente del pacchetto di riforme Fit for 55 proposto dalla Commissione europea per migliorare le performance energetiche degli edifici. Questa direttiva, ufficialmente nota come Energy Performance of Building Directive (EPBD), ha l'obiettivo di riqualificare il parco immobiliare dell'UE e aumentarne l'efficienza energetica. Il testo della direttiva potrà subire modifiche prima di diventare definitivo. Il principale obiettivo della direttiva è di intervenire prioritariamente sul 15% degli edifici più energivori per ogni Stato membro, classificati nella classe energetica G, che è la più bassa. In Italia, questo intervento riguarda circa 1,8 milioni di edifici residenziali su un totale di 12 milioni, secondo i dati dell'Istat. Tuttavia, il processo del Trilogo, che coinvolge i negoziati tra le istituzioni europee, deve ancora essere completato per definire il testo definitivo e raggiungere l'obiettivo finale di ridurre le emissioni di gas serra e il consumo di energia degli immobili residenziali in tutti gli Stati membri. Sono previste sanzioni nel caso di mancato adeguamento alle disposizioni della direttiva "case green". Queste possono includere il divieto di vendita o di affitto delle case non conformi. Tra i potenziali rischi associati al mancato adeguamento c'è anche la possibilità di una perdita di valore dell'immobile. Pertanto, è fondamentale che i proprietari e gli operatori immobiliari tengano conto delle normative e intraprendano azioni correttive per garantire la conformità e mitigare qualsiasi rischio di sanzioni o perdita di valore dell'immobile. Sul piano operativo, spetta agli Stati membri definire non solo eventuali esenzioni dalla normativa, ma anche tutte le misure e gli incentivi necessari per raggiungere gli obiettivi stabiliti dalla direttiva "case green". Il margine di applicazione della direttiva è ampio, consentendo agli Stati membri di adattare gli obiettivi in base alla disponibilità di manodopera qualificata e alla fattibilità tecnica ed economica dei lavori di ristrutturazione. Ciascun Paese è tenuto a redigere un piano nazionale di ristrutturazione realistico, che includa misure volte a facilitare l'accesso a finanziamenti su misura, un sistema di premi e vantaggi per coloro che avviano ristrutturazioni significative, sovvenzioni destinate alle famiglie vulnerabili e l'istituzione di punti informativi gratuiti sull'efficientamento energetico degli edifici. Queste misure sono cruciali per garantire il successo dell'implementazione della direttiva a livello nazionale e per incentivare il rispetto degli standard energetici stabiliti. Secondo le stime dell'Associazione Italiana dei Costruttori Edili (Ance), su 12 milioni di edifici residenziali in Italia, oltre 9 milioni non risulterebbero idonei a rispettare le performance energetiche richieste. Inoltre, secondo l'ultimo rapporto dell'Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l'Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA), circa il 75% degli immobili presenti nei comuni italiani sarebbe stato realizzato prima dell'entrata in vigore della Legge 10/1991, la normativa che regola i consumi energetici negli edifici pubblici e privati. Sempre secondo le stime dell'ENEA, il 74% delle abitazioni italiane, pari a 11 milioni di unità, sarebbe classificato in classi energetiche inferiori alla D, con il 34% in classe G, il 23,8% in classe F e il 15,9% in classe E. In base alla direttiva UE "case green", almeno due milioni di edifici in Italia dovranno essere ristrutturati entro il 2033 perché non conformi alle regole stabilite dalla direttiva. Per rendere concretamente applicabile la direttiva europea, diventa fondamentale l'implementazione di una politica di incentivazione fiscale adeguata, volta ad agevolare il processo di ristrutturazione e a promuovere l'adozione di soluzioni integrate per ogni edificio. Previous Next

  • Corso HACCP Addetto che Non Manipola Alimenti | MJ WORK

    Corso HACCP Addetto che Non Manipola Alimenti Costo 55,00 € + IVA Durata 2 ore Richiedi Info < Back I corsi di formazione per alimentaristi, sostitutivi del libretto sanitario, da noi proposti, sono stati strutturati per permettere al candidato di svolgere i programmi di studio (argomenti e tempi) previsti dalle normative regionali, attraverso l'interattività del nostro sito. Contenuti del Corso: -Il sistema HACCP; -importanza del controllo visivo; -importanza della verifica della merce immagazzinata e importanza della sua rotazione; -norme igioniche basilari per la lotta agli insetti e ai roditori; -valutazione del controllo delle temperature e del microclima; -argomenti di microbiologia alimentare; -nozioni di chimica merceologica, di chimica e fisica; -igiene delle strutture delle attrezzature, di igiene del personale; -approfondimenti sul quadro normativo; -gestione delle risorse umane. Categoria Corso Professionale Destinatari del corso Corso di Formazione per alimentaristi che Non manipolano alimenti. Modalità di erogazione E-Learning Come iscriversi Per Iscriversi è necessario scrivere all'indirizzo mail info@mjwork.it il quale provvederà ad inviarvi la scheda di iscrizione, e le istruzioni per il corso. Per la conferma di iscrizione è NECESSARIO inviare : - Domanda di Iscrizione compilata ; - Fotocopia della Carta di identità e codice fiscale ; - Copia della Distinta di pagamento del Corso. Il corso viene svolto in modalità interamente E-Learning attraverso la nostra piattaforma FAD. Il corso è formato da uno o più moduli formativi ai quali è associato un quiz di valutazione. Il corso termina con un esame di valutazione finale che viene attivato solo dopo aver superato tutti i moduli che lo compongono.

  • Near Misses o Quasi Incidenti | MJ Work

    < Back Near Misses o Quasi Incidenti Ragosta Maria Chiara 27 feb 2025 ⛑️Cosa sono e come migliorare la loro gestione in azienda Cosa sono i Near Misses? I "near misses " (o "quasi incidenti") sono situazioni pericolose che, se non fossero state evitate o non si fossero verificate circostanze favorevoli, avrebbero potuto causare danno o infortunio , ma che fortunatamente non hanno avuto conseguenze negative. In pratica, un near miss è un evento in cui poteva verificarsi un incidente o una lesione , che non accade grazie a una fortuita coincidenza o a una rapida reazione . Ecco alcuni esempi: - Un lavoratore che quasi inciampa su un cavo elettrico ma riesce a evitarlo all'ultimo momento. - Un oggetto che quasi cade da un piano superiore e colpisce qualcuno, ma viene prontamente messo in sicurezza. - Un'errata manovra su un macchinario che, se non fosse stato spento tempestivamente, avrebbe causato un incidente. Anche se un near miss non ha provocato danni, è comunque un segnale importante che qualcosa non sta funzionando come dovrebbe, una sorta di campanello d'allarme . Per questo, è fondamentale registrarli e analizzarli per evitare che in futuro accadano incidenti veri e propri. La gestione dei near miss fa parte di una buona cultura della sicurezza, perché permette di identificare e risolvere i rischi prima che diventino problematici. Come registrare un near miss? Registrare i near miss in modo corretto è fondamentale per prevenire incidenti futuri . La registrazione permette di monitorare i rischi, analizzare le cause e adottare misure preventive per migliorare la sicurezza. Ecco alcuni esempi di come puoi registrare un near miss: 1. Moduli di segnalazione cartacei o digitali Molte aziende utilizzano moduli di segnalazione per raccogliere informazioni sui near miss. Questi moduli possono essere cartacei o digitali (ad esempio tramite un'app o un software dedicato). Ecco cosa dovrebbe contenere un modulo: - Data e ora del near miss. - Luogo in cui si è verificato (ad esempio, un'area specifica del cantiere o della fabbrica). - Descrizione dettagliata dell'evento : cosa è successo, chi era coinvolto, quali azioni hanno evitato il danno. - Cause principali (ad esempio: mancanza di segnalazione, cattiva manutenzione, distrazione, ecc.). - Azioni correttive suggerite per prevenire che accada di nuovo (ad esempio: formazione, miglioramenti nelle procedure, manutenzione dell'attrezzatura). - Firma del segnalante e supervisore per approvazione e follow-up. 2. Registro elettronico centralizzato In molti casi, le aziende preferiscono utilizzare un software di gestione della sicurezza per registrare i near miss. Questi strumenti permettono di centralizzare i dati e generare report, identificando tendenze e analizzando i rischi comuni. I registri elettronici possono essere facilmente accessibili a tutti i dipendenti e ai responsabili della sicurezza. Ecco un esempio di registro elettronico in cui puoi inserire i seguenti campi: - Numero identificativo (per tracciare facilmente il near miss). - Tipo di incidente (ad esempio, quasi infortunio, quasi caduta, attrezzatura non sicura, ecc.). - Descrizione completa dell'incidente. - Prove fotografiche (se necessario, caricare immagini o video che mostrano il rischio). - Status del follow-up (ad esempio: "in attesa di verifica", "azione correttiva completata", ecc.). 3. Sistemi di segnalazione rapida tramite app Se l'azienda utilizza una app mobile o un sistema cloud per la gestione della sicurezza, i lavoratori possono segnalare immediatamente i near miss attraverso il proprio smartphone. Questi sistemi di segnalazione rapida sono ideali per raccogliere dati in tempo reale, specialmente in ambienti di lavoro dinamici come cantieri e fabbriche. Esempio di segnalazione tramite app: - Notifica istantanea sul telefono: "Segnala un Near Miss". - Campi obbligatori : Luogo, descrizione dell'incidente, chi è coinvolto, rischi associati, azioni da intraprendere. - Possibilità di aggiungere immagini o video per descrivere meglio la situazione. - Invio automatico al responsabile della sicurezza e al team di monitoraggio per una revisione immediata. Dopo aver raccolto le informazioni, è fondamentale analizzare i near miss e redigere un report periodico (mensile, trimestrale) che evidenzi le tendenze. Ad esempio, se ci sono molti near miss legati alla gestione dei cavi in una zona specifica, il report evidenzierà questo aspetto per facilitare il miglioramento delle prassi operative. Esempio di report: - Titolo : Report dei Near Miss - Gennaio 2025 - Numero di near miss segnalat i: 10 - Aree con più near miss : Zona A (cavi e dispositivi), Zona B (attrezzature non sicure) - Azioni correttive intraprese : Formazione aggiuntiva, revisione della gestione cavi - Trend emersi : Aumento dei near miss legati alla manutenzione delle macchine Quanti near misses dovrebbero essere segnalati per una buona gestione della sicurezza? Non esiste un numero preciso di near misses che dovrebbero essere segnalati, poiché il numero ideale dipende dalle caratteristiche dell'ambiente di lavoro e dal tipo di attività svolta. Tuttavia, la quantità di near misses segnalati non è tanto un indicatore negativo, quanto un segnale positivo del livello di consapevolezza e cultura della sicurezza all'interno di un'azienda. Ecco alcune considerazioni che ti aiuteranno a capire quanti near misses dovrebbero essere segnalati. 1. Maggiore è meglio: Un numero elevato di near miss segnalati in un periodo di tempo è un buon segnale, poiché dimostra che i lavoratori sono attenti ai rischi e sono disposti a segnalarli per migliorare la sicurezza. Questo indica che c’è una buona cultura di prevenzione e che il personale è consapevole dei rischi. Un ambiente di lavoro sicuro dovrebbe favorire una segnalazione attiva di near miss, senza paura di sanzioni o stigmatizzazione. Idealmente, più near misses vengono segnalati, meglio l'azienda può agire per prevenire incidenti veri e propri. 2. Qualità più che quantità: È più importante che i near miss vengano segnalati correttamente e analizzati in modo approfondito , piuttosto che concentrarsi solo sul numero. Un near miss ben descritto, con informazioni dettagliate sulle circostanze, le cause e le possibili soluzioni, permette di gestire meglio i rischi e di adottare azioni correttive. Un numero elevato ma poco dettagliato di segnalazioni potrebbe significare che non vengono segnalati eventi significativi, mentre un n umero più basso ma accurato può essere segno di una gestione della sicurezza più approfondita e consapevole. 3. Un near miss ogni volta che c’è un rischio potenziale: Ogni volta che si verifica una situazione in cui un incidente sarebbe potuto accadere ma che non si è verificato grazie a un'azione tempestiva o alla fortuna, dovrebbe essere segnalato come un near miss. Non limitarti a segnalare solo eventi gravi: anche i rischi minori, che potrebbero sembrare insignificanti, sono fondamentali da monitorare. 4. Riferimenti e trend: Se in un dato periodo ci sono pochi near miss segnalati in un ambiente ad alto rischio, potrebbe essere un segnale di allarme che le persone non segnalano o che non c'è abbastanza formazione sulla sicurezza. In questo caso, sarebbe opportuno rafforzare la comunicazione e la formazione per stimolare la segnalazione. Viceversa, se ci sono molti near miss segnalati in un determinato periodo o in una specifica area di lavoro, questo può indicare una concentrazione di rischi in quell'ambito , e l'azienda dovrebbe intervenire con miglioramenti immediati. 5. Obiettivo: zero incidenti: L'obiettivo finale non è solo segnalare near misses, ma ridurre al minimo possibile il rischio che accadano . Segnalare near miss è un primo passo fondamentale, ma è altrettanto cruciale che vengano adottate azioni correttive efficaci. In sintesi: - Segnalare più near misses possibili è sempre positivo e dimostra che i lavoratori sono coinvolti attivamente nel miglioramento della sicurezza. - Non è importante un numero fisso, ma una cultura di segnalazione aperta e trasparente. - Ogni near miss segnalato deve essere analizzato e preso sul serio , per evitare che incidenti veri e propri si verifichino in futuro. Idealmente, l'azienda dovrebbe incentivare tutti i dipendenti a segnalare qualsiasi situazione pericolosa per costruire una solida cultura della sicurezza. Più near misses vengono segnalati, più l'azienda può identificare i rischi e prendere provvedimenti per prevenire incidenti gravi. Rapporto tra numero di infortuni e near misses come indicatore di cultura della sicurezza. Il rapporto tra numero di infortuni e numero di near misses è un indicatore molto utile per valutare la cultura della sicurezza e l'efficacia delle misure preventive in un'azienda. Questo rapporto può aiutare a comprendere se i near miss segnalati stiano effettivamente contribuendo a ridurre il numero di infortuni o se ci siano aree da migliorare nella gestione della sicurezza. Il rapporto tra infortuni e near miss non è un indicatore assoluto, ma un riflesso della cultura della sicurezza di un’azienda. 1. Concetto di Near Miss e Infortunio - Near miss : È una situazione che avrebbe potuto causare un infortunio, ma che è stata evitata, di solito per pura fortuna o grazie a un intervento tempestivo. Sebbene non ci siano danni fisici, il rischio è comunque presente. - Infortunio : È un evento che ha portato effettivamente a un danno fisico o psicologico a una persona , come tagli, fratture, lesioni o malattie professionali. 2. Il Significato del Rapporto Il rapporto tra infortuni e near miss riflette come l'azienda stia gestendo i rischi e come reagisca agli eventi pericolosi . Un rapporto positivo (cioè un buon numero di near miss rispetto agli infortuni) indica che: - I lavoratori sono più consapevoli dei rischi e segnalano le situazioni pericolose prima che possano provocare danni. - L’azienda sta agendo proattivamente per ridurre i risch i attraverso la segnalazione tempestiva di near miss e miglioramenti continui. - Le misure preventive sono efficaci nel prevenire incidenti gravi. 3. Indicatori e Obiettivi I l numero di near miss in una cultura della sicurezza matura dovrebbe essere più alto rispetto agli infortun i. Questo perché un alto numero di near miss segnalati indica una buona consapevolezza e impegno nella prevenzione degli incidenti, e si spera che questi near miss possano essere risolti prima che si trasformino in infortuni reali. In generale infatti un numero elevato di near miss rispetto agli infortuni indica una gestione della sicurezza proattiva , mentre un numero basso di near miss rispetto agli infortuni potrebbe suggerire che i lavoratori non segnalano i near miss o che l'azienda non dispone di un sistema di segnalazione efficace. Inoltre, potrebbe significare che i rischi non vengono rilevati e che gli infortuni reali potrebbero essere evitati con una maggiore attenzione ai near miss. 4. Rapporto Ottimale Non c'è un rapporto "perfetto" universale, ma alcuni esperti suggeriscono che per ogni incidente registrato, ci potrebbero essere 10-100 near miss segnalati. Questo è solo un parametro indicativo. Un rapporto più alto implica che i lavoratori sono attivi nella segnalazione preventiva, mentre un numero basso potrebbe indicare problemi nei processi di segnalazione o nella cultura della sicurezza. Ad esempio: - Rapporto 1:10 : Per ogni infortunio registrato, ci sono 10 near miss segnalati. Questo potrebbe indicare che i lavoratori segnalano frequentemente situazioni di rischi o, il che può contribuire a prevenire danni. - Rapporto 1:3 : Questo potrebbe ancora essere positivo, ma potrebbe suggerire che ci sono alcune aree che richiedono un'attenzione maggiore per aumentare la segnalazione dei near miss. - Rapporto 1:0: Se non ci sono near miss segnalati ma ci sono infortuni, questo è un segnale di preoccupazione. Potrebbe indicare una mancanza di consapevolezza o di un sistema efficace di segnalazione dei near miss, o una cultura che non promuove la segnalazione dei rischi. 5. Cosa Fare con il Rapporto Il rapporto tra infortuni e near miss deve essere monitorato nel tempo e utilizzato per migliorare la gestione della sicurezza: - Aumentare la consapevolezza : Se il numero di near miss è basso rispetto agli infortuni, potrebbe essere utile aumentare la formazione e sensibilizzare i dipendenti sull’importanza della segnalazione tempestiva. - Migliorare i sistemi di segnalazione : Investire in un sistema di segnalazione semplice e accessibile può incoraggiare i lavoratori a comunicare i near miss. - Rivedere le pratiche di sicurezza : Se il numero di infortuni è elevato nonostante una buona segnalazione di near miss, potrebbe essere necessario rivedere le pratiche operative, le procedure di sicurezza o le attrezzature. 6. Esempio di Monitoraggio - Anno 2024: - Infortuni: 5 - Near miss segnalati: 30 - Rapporto Infortuni/Near miss: 1:6 In questo caso, un buon numero di near miss (6 per ogni infortunio) indica una cultura della sicurezza proattiva. Ciò suggerisce che le azioni preventive potrebbero funzionare e i lavoratori sono coinvolti nel processo di miglioramento della sicurezza. Come gestire al meglio i near misses sul lavoro Gestire i near miss in modo efficace è cruciale per prevenire incidenti gravi e promuovere una cultura della sicurezza proattiva. Ecco alcuni passaggi chiave e best practices per gestire al meglio i near miss: 1. Creare una cultura di segnalazione aperta - Incoraggia la segnalazione : Ogni lavoratore, dai dirigenti ai collaboratori, deve sentirsi l ibero e motivato a segnalare i near miss senza paura di ritorsioni o giudizi. La segnalazione di near miss deve essere vista come un'opportunità per migliorare la sicurezza e non come un fallimento. - Comunicazione trasparente : Assicurati che tutti i lavoratori comprendano l'importanza della segnalazione dei near miss e che questi vengano trattati seriamente , anche se non hanno provocato danni. - Formazione e sensibilizzazione : Offri formazione specifica per educare i dipendenti su cosa sono i near miss, come riconoscerli e come segnalarli . Utilizza sessioni pratiche, video e discussioni sui near miss per sensibilizzare il personale. 2. Implementare un sistema di segnalazione semplice e accessibile - Sistemi cartacei o digitali : Fornisci moduli di segnalazione facili da usare, sia cartacei che digitali, accessibili a tutti i dipendenti, e promuovi l'uso di app o software che permettano la segnalazione immediata. - Sistemi di segnalazione rapida : I near miss devono poter essere segnalati in tempo reale o nel giro di poco tempo. Utilizzare app mobili o piattaforme online permette di registrare facilmente l'incidente, anche nei luoghi di lavoro più dinamici. - A nonimato e confidenzialità : Se possibile, consenti la segnalazione anonima per ridurre le paure legate alla segnalazione di near miss da parte dei dipendenti. 3. Analizzare i near miss - Raccolta e organizzazione dei dat i: Crea un registro o un database per raccogliere tutte le segnalazioni di near miss, in modo da poterle monitorare nel tempo e rilevare eventuali pattern o aree ad alto rischio. - Analisi delle cause principali : Non limitarti a registrare l'incidente, ma analizza in dettaglio le cause del near miss. Considera fattori come: - Ambiente di lavoro (condizioni non sicure) - Attrezzature difettose o non corrette - Errori umani (mancanza di formazione, distrazione) - Procedure non rispettate - I dentificazione delle aree di miglioramento : Con l’analisi dei near miss, puoi identificare aree specifiche in cui è necessario un miglioramento (ad esempio, formazione, manutenzione, attrezzature più sicure, ecc.). 4. Adottare azioni correttive e preventive - Azioni correttive : Dopo aver identificato la causa di un near miss, è fondamentale agire rapidamente per correggere la situazione. Questo potrebbe significare: - Aggiornare le procedure di lavoro. - Aggiungere o migliorare i dispositivi di protezione (DPI). - Sostituire o riparare attrezzature difettose . - Rivedere le pratiche di gestione dei risch i. - Azioni preventive : L'obiettivo è evitare che il near miss si trasformi in un incidente reale. Puoi introdurre misure preventive come: - Organizzare formazione e aggiornamenti frequenti. - Revisione delle attrezzature per assicurarsi che siano conformi agli standard di sicurezza. - Modifica dei processi operativi per minimizzare i rischi. - Documentazione delle azioni: Ogni azione correttiva o preventiva deve essere documentata per assicurarsi che venga effettivamente messa in pratica. Inoltre, queste informazioni devono essere comunicate ai dipendenti per garantire che siano a conoscenza dei cambiamenti. 5. Monitoraggio e follow-up - Verifica l'efficacia delle azioni correttive : Non basta implementare una soluzione una tantum. È essenziale monitorare se le azioni adottate stanno effettivamente migliorando la sicurezza. Esegui un f ollow-up periodico per valutare se il rischio legato al near miss è stato ridotto o eliminato. - Feedback ai lavorator i: Fai sapere ai lavoratori cosa è stato fatto in risposta alla segnalazione di near miss. Questo stimola il coinvolgimento e la fiducia nel sistema di segnalazione. Se un lavoratore vede che la segnalazione ha portato a un cambiamento positivo, sarà più motivato a segnalarne altri. - Report periodici: Crea report periodici sui near miss, evidenziando i trend, le azioni intraprese e i miglioramenti ottenuti . Questo non solo aiuta a monitorare l'efficacia del programma, ma rinforza anche l'importanza della sicurezza continua. 6. Coinvolgere tutti i livelli aziendali - Coinvolgere la leadership aziendale: La gestione dei near miss deve essere una priorità per tutti i livelli aziendali, dal top management ai lavoratori sul campo. I dirigenti devono sostenere attivamente la cultura della segnalazione e dedicare risorse per garantire l'efficacia del programma. - Lavorare in team: La gestione dei near miss non dovrebbe essere un compito isolato. Ogni dipendente, dai supervisori ai lavoratori, deve essere coinvolto attivamente nel processo di gestione della sicurezza. 7. Sfruttare la tecnologia - Software di gestione della sicurezza : Utilizzare software di gestione dei near miss che consenta di raccogliere e monitorare le segnalazioni in modo centralizzato. Questi strumenti possono generare report analitici , identificare tendenze ricorrenti e fornire raccomandazioni per azioni correttive. - App per i dipendenti: Se possibile, considera l'adozione di app mobili che permettano ai dipendenti di segnalare i near miss in tempo reale. Questo aumenta la rapidità e l'efficacia delle segnalazioni. 8. Premiare e riconoscere le segnalazioni - Incentivare la segnalazione dei near miss : Premia i dipendenti che segnalano near miss e metti in evidenza i casi in cui una segnalazione ha portato a un cambiamento positivo nella sicurezza . Questo rafforza la cultura della prevenzione. Conclusione Gestire i near miss in modo efficace non significa solo registrare e correggere i rischi, ma anche creare un ambiente di lavoro sicuro in cui tutti sono consapevoli dei pericoli e attivamente coinvolti nel processo di prevenzione . Una buona gestione dei near miss aiuta a ridurre gli incidenti veri e propri, migliorando la sicurezza complessiva Previous Next

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  • Patente a Crediti nei Cantieri - Modulo Rettifica Istanza | MJ Work

    < Back Patente a Crediti nei Cantieri - Modulo Rettifica Istanza MJ Work 31 ott 2024 📝Pubblicato da INL il modulo di rettifica dell'Istanza di Patente a Crediti L’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha pubblicato il modello da utilizzare per rettificare l’istanza online di richiesta della Patente a crediti. Il modulo dovrà poi essere inviato dalla PEC aziendale alla PEC: rettifica_patenteacrediti@pec.ispettorato.gov.it . Il modulo dovrà essere compilato unicamente con le informazioni di cui si intende chiedere la rettifica . Sezione A) – Informazioni generali Il “Codice fiscale soggetto richiedente” (CF) si riferisce al Codice fiscale del soggetto persona fisica che ha effettuato l’accesso alla piattaforma online relativo all’istanza di cui si chiede rettifica. Il “Codice istanza” si trova nella pagina di riepilogo dell’istanza e sulla ricevuta. Sezione B) – Rettifica del codice fiscale impresa/lavoratore autonomo La rettifica di questa informazione comporta necessariamente l’eliminazione dell’istanza e della patente eventualmente già generata. Pertanto, l’utente dovrà compilare e inviare una nuova istanza di patente.Inserire nel modulo di cui alla pagina successiva, il codice fiscale dell’impresa/lavoratore autonomo erroneamente digitato nella piattaforma online. Sezione C) – Rettifica delle informazioni aggiuntive dell’impresa/lavoratore autonomo In questa sezione è possibile richiedere la rettifica dell’istanza già inviata e della relativa ricevuta, in merito ai seguenti campi:– Ragione sociale,– PEC,– Codice fiscale del legale rappresentante/lavoratore autonomo delegante.Questo tipo di rettifica non comporta l’emissione di una nuova patente e nessuna azione da parte dell’utente. Sezione D) – Rettifica dei requisiti minimi per il rilascio della Patente a Crediti Anche in questa sezione, selezionare solamente le voci di cui si intende chiedere rettifica, indicando il valore corretto. Le lettere corrispondono ai requisiti minimi elencati all’art. 27 d.lgs. 81/2008, che si riportano. La lettera a) “iscrizione alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura”, in quanto requisito obbligatorio, non viene riportata nel modulo da compilare.c) possesso del documento unico di regolarità contributiva in corso di validità;e) possesso della certificazione di regolarità fiscale, di cui all’articolo 17-bis, commi 5 e 6, del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, nei casi previsti dalla normativa vigente;b) adempimento, da parte dei datori di lavoro, dei dirigenti, dei preposti, dei lavoratori autonomi e dei prestatori di lavoro, degli obblighi formativi previsti dal presente decreto;d) possesso del documento di valutazione dei rischi, nei casi previsti dalla normativa vigente;f) avvenuta designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, nei casi previsti dalla normativa vigente. Scarica il Modulo di Rettifica dell'Istanza di Patente a Crediti Modulo-Rettifica-istanza-Patente-a-crediti .pdf Scarica PDF • 56KB Leggi le FAQ dell'INL su https://www.mjwork.it/news/patente-a-crediti-faq-inl Scarica il Decreto attuativo n. 132 del 18/09/2024 per la Patente a Crediti in Edilizia Decreto 132 Patente a Punti .pdf Scarica PDF • 4.10MB Scarica la circolare con le indicazioni operative per la Patente a Crediti in Edilizia circolare inl patente a crediti .pdf Scarica PDF • 435KB Scarica il modulo per l'invio dell'autocertificazione/dichiarazione sostitutiva mediante PEC: autocertificazione patente crediti .pdf Scarica PDF • 131KB Scarica la nota INL: inlavoro.INL_.REGISTRO-UFFICIALEU.0000376.07-10-2024 .pdf Scarica PDF • 171KB Previous Next

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