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ARRIVA LA PATENTE (OBBLIGATORIA)
PER I CANTIERI!!

In data 26.02.2024 il consiglio dei ministri ha approvato la bozza del nuovo decreto PNRR che ha l’obiettivi: contrasto di frodi, responsabilizzazione degli enti attuatori, alloggi universitari, messa a punto della governance, spinta alla digitalizzazione, con l’aumento dei fondi di RepowerEU.

Una parte di questo decreto riguarda anche nuove norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro finalizzate al contrasto del lavoro irregolare. Arriva infatti ad ottobre 2024 la patente a “crediti” per il settore edilizio come input per una successiva estensione della norma anche alle altre attività.

 

COS’E’ LA PATENTE A CREDITI?

Proprio come la patente di guida, la patente del lavoratore (necessaria per imprese e lavoratori autonomi che operano in cantieri temporanei e mobili di cui all’articolo 89, comma 1 lettera a) sarà necessaria per la corretta continuità dello svolgimento del lavoro edilizio. Il suo funzionamento è similare alla patente di guida, comprenderà infatti una certa somma di “crediti/punti” per permettere lo svolgimento del lavoro, comprendendo la possibilità di decurtazioni di punti in caso di infortuni ed irregolarità.

COME OTTENERE LA PATENTE DELL’EDILIZIA?

La patente sarà rilasciata, in formato digitale dalla sede territoriale dell’ispettorato del lavoro. Il rilascio sarà subordinato e successivo al possesso, da parte del responsabile legale dell’impresa o del lavoratore autonomo di alcuni requisiti quali:

  • Iscrizione alla camera del commercio,

  • Adempimento di obblighi formativi di cui all’articolo 37,

  • Possesso del Durc (documento unico di regolarità contributiva in corso di validità),

  • Possesso del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR)

  • Possesso del documento unico di regolarità fiscale (DURF).

COME FUNZIONANO I PUNTI/CREDITI?

In partenza vengono concessi 30 crediti che rimangono tali in assenza di irregolarità od infortuni.

È consentito operare possedendo almeno 15 crediti, al di sotto dei quali si prevede una multa sia per l’impresa che per il lavoratore autonomo da 6000 euro a 12000 euro. Per reintegrare i crediti decurtati è necessaria la partecipazione a corsi che consentiranno di ottenere 5 punti alla volta. Come detto la perdita di punti sarà causata da irregolarità ed infortuni, nello specifico, in caso di incidente che comporta un’inabilità temporanea assoluta con astensione dal lavoro per più di 40 giorni la decurtazione sarà di 10 crediti, in caso di incidente con inabilità permanente (assoluta o parziale) i crediti persi saranno 15, infine un incidente mortale prevede la decurtazione di 20 punti sui 30 iniziali. Tuttavia nei casi di incidenti mortali è compresa anche la possibilità di ritiro della “patente dell’edilizia” fino ad un massimo di 12 mesi a discrezione dell’ispettorato nazionale del lavoro. Ogni provvedimento dovrà riportare il numero di punti decurtati che in relazione al medesimo accertamento ispettivo non potrà superare i 20 punti.

MA NON E’ TUTTO..

Si delinea inoltre la stretta sul lavoro nero e le irregolarità negli appalti, reintroducendo il reato penale per l’interposizione illecita i manodopera (quindi per la fornitura di manodopera in nero) che era stata depenalizzata nel 2016 comprendendo fino ad oggi solo una sanzione amministrativa. Essendo una forte problematica degli appalti, la norma prevede anche lo stop degli appalti da 2 a 5 anni in caso di gravi violazioni o accertata responsabilità penale per i reati inerenti la salute e sicurezza sul lavoro oltre all’eliminazione di possibili benefici fiscali e contributivi per le aziende irregolari, vantaggi questi che saranno riservati alle aziende prive di irregolarità. Sono inoltre state introdotte delle premialità in favore dei datori di lavoro virtuosi nella gestione dei rapporti di lavorativi.

Per il perseguimento di questo fine è previsto un rafforzamento del personale ispettivo con l’introduzione di 766 ispettori del lavoro di cui 466 assunzioni sulla base di precedenti concorsi e 300 nuove assunzioni.

E NON E’ FINITA..

Il  provvedimento comprende anche soluzioni che riguardano il lavoro domestico, ovvero quello di  colf e badanti, con l’obiettivo di favorire la regolarizzazione delle mansioni di cura prestato al domicilio. Viene quindi previsto l’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali ed assicurativi (a carico del datore di lavoro quindi del soggetto assistito) nei casi di assunzioni o passaggio a contratti a tempo indeterminato di contratti di lavoro domestico di assistenza di anziani (di almeno 80 anni già titolari di indennità di accompagnamento). Questa agevolazione decorrerà dal 1 aprile 2024 fino al 31 dicembre 2025 per un periodo massimo di 24 mesi con un limite di importo di 3000 euro annui. Per l’ottenimento del suddetto beneficio, il destinatario della prestazione quindi il soggetto assistito dovrà possedere un’ ISEE  non superiore a 6000 euro. Questo vantaggio non sarà erogato nel caso in cui tra il lavoratore ed il richiedente del servizio sarà precedentemente cessato un rapporto di lavoro domestico.

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