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- Gli accessori di sollevamento in dotazione alla vostra azienda sono sicuri e vengono usati correttamente? | MJ Work
< Back Gli accessori di sollevamento in dotazione alla vostra azienda sono sicuri e vengono usati correttamente? MJ Work 13 feb 2025 📌Dal SUVA una interessante lista di controllo sugli accessori di sollevamento ! Widget Didn’t Load Check your internet and refresh this page. If that doesn’t work, contact us. Previous Next
- Ambienti di Lavoro Tossici: il Mobbing e lo Straining | MJ Work
< Back Ambienti di Lavoro Tossici: il Mobbing e lo Straining Ragosta Maria Chiara 24 mar 2025 🏭 Cosa sono e come riconoscerli sul luogo di lavoro Mobbing e Straining sono due termini che si riferiscono a comportamenti negativi o dannosi sul posto di lavoro, ma si differenziano per la natura, la durata e le conseguenze di tali comportamenti. Mobbing Il mobbing è un fenomeno di bullismo psicologico che si verifica in un contesto lavorativo, in cui una o più persone (di solito colleghi o superiori) adottano comportamenti vessatori, intimidatori e persecutor i nei confronti di un altro lavoratore. Questi comportamenti possono essere verbali, fisici o psicologici e tendono a emarginare, isolare o umiliare la vittim a, con l'obiettivo di r idurre la sua autostima, la sua produttività o addirittura di costringerla a lasciare il posto di lavoro . Caratteristiche principali del mobbing: - Durata: Il mobbing si verifica nel tempo, di solito per settimane, mesi o addirittura anni. - Comportamenti: Le azioni di mobbing possono includere insulti, esclusione sociale, spettegolezzi, sabotaggio del lavoro, ridicolizzazione, minacce o abuso di potere. - Obiettivo: L'intento può essere quello di emarginare la persona o costringerla ad abbandonare il proprio posto di lavoro. - Conseguenze : Il mobbing può avere conseguenze psicologiche gravi sulla vittima, come ansia, depressione, stress post-traumatico, bassa autostima e altri disturbi psico-fisici. Straining Lo straining si riferisce a un tipo di stress o pressione psicologica che può derivare da un ambiente di lavoro eccessivamente esigente , ma che n on necessariamente include intenzioni di aggressione diretta come nel mobbing. Il straining riguarda il carico di lavoro elevat o, le pressioni costanti o i conflitti lavorativi che causano disagio psicologico o emotivo. Caratteristiche principali dello straining: - Durata: Lo straining è legato più a un periodo intenso di lavoro, dove la vittima può sentirsi sopraffatta o in difficoltà a causa di stress cronico. - Comportamenti: Il comportamento di straining non implica necessariamente attacchi personali diretti, ma piuttosto una sovraccarico di responsabilità, mancanza di supporto da parte dei colleghi o dei superiori, pressione sulle prestazioni e difficoltà a raggiungere gli obiettivi lavorativi. - Obiettivo: Non c'è un intento diretto di danneggiare o emarginare una persona, ma l'effetto è comunque stressante per il lavoratore. - Conseguenze: Lo straining può portare a problemi psicologici come stress, ansia, esaurimento emotivo (burnout) e insoddisfazione lavorativa. Differenza tra Mobbing e Straining - Intenzionalità: Nel mobbing, c'è una intenzionalità di danneggiare la persona, tramite azioni ripetute e mirate. Nel straining, invece, non c'è un intento diretto di danneggiare qualcuno, ma un eccessivo carico di lavoro o stress che causa disagio psicologico. - Comportamento : Il mobbing è un comportamento diretto, aggressivo e sistematico, mentre lo straining è più legato alla pressione sul lavoro o alla difficoltà di gestione dei compiti. - Conseguenze: Entrambi i fenomeni possono causare danni psicologici, ma nel mobbing le conseguenze sono più gravi e mirate all'umiliazione o all'esclusione della vittima, mentre nel straining le conseguenze riguardano principalmente lo stress da lavoro eccessivo. Sensibilizzare e far conoscere i rischi legati al Mobbing e Straining in azienda Sensibilizzare e far conoscere i rischi legati a fenomeni come il mobbing e lo straining è un passo fondamentale per prevenire questi comportamenti e i danni che possono causare , soprattutto in ambito lavorativo. Perché è utile sensibilizzare e far conoscere questi rischi? 1. Prevenzione: Conoscere i rischi legati al mobbing e allo straining è il primo passo per evitar li. Se i lavoratori sono consapevoli dei segnali precoci e delle dinamiche che portano a questi fenomeni, sono più propensi a reagire in tempo e a cercare supporto prima che la situazione peggiori. La prevenzione è sempre più efficace quando si interviene prima che il problema diventi grave. 2. Creare un ambiente lavorativo sano : Sensibilizzare non significa solo parlare di ciò che accade in caso di mobbing o straining, ma anche promuovere una cultura della sicurezza psicologica e del rispetto reciproco. Un ambiente di lavoro che incoraggia la comunicazione aperta, il supporto tra colleghi e il riconoscimento del valore di ciascun membro della squadra contribuisce a ridurre i rischi di stress e conflitti. 3. Riconoscere i segnali precoci: Spesso, sia il mobbing che lo straining sono difficili da riconoscere prima che diventino evidenti, ma sensibilizzando i lavoratori e i datori di lavoro su questi temi , è possibile individuare i segnali di allarme in anticipo, come un aumento dei conflitti tra colleghi, una crescente pressione sui compiti o il manifestarsi di disagio psicologico nei lavoratori. 4. Sostegno alle vittime: Se i lavoratori sono formati su come riconoscere i fenomeni di mobbing e straining, possono anche sostenere colleghi che potrebbero trovarsi in situazioni difficil i. Avere una rete di supporto tra pari aiuta a ridurre la solitudine e l'isolamento che spesso accompagna questi fenomeni. 5. Cultura della denuncia e gestione dei conflitti: Promuovere una cultura dove si incoraggia la denuncia delle situazioni di disagio e dove i conflitti vengono gestiti in modo costruttivo è fondamentale per evitare che mobbing o straining abbiano la possibilità di radicarsi. Creare canali di comunicazione chiari e sicuri permette alle persone di segnalare i problemi senza temere ripercussioni. 6. Benefici per l'azienda: Prevenire il mobbing e lo straining porta anche vantaggi concreti per l'azienda. L ’ambiente lavorativo diventa più collaborativo e produttivo, i dipendenti si sentono più soddisfatti e motivati , e si riducono le assenze per motivi di salute mentale o stress. Inoltre, affrontare e prevenire questi fenomeni riduce anche i rischi legali legati a comportamenti di discriminazione o abuso. Come sensibilizzare e prevenire? 1. Formazione e workshop: Organizzare sessioni formative per sensibilizzare i lavoratori su cosa siano mobbing e straining, come riconoscerli e come reagire. Questi corsi possono anche insegnare le tecniche di gestione dei conflitti e di comunicazione assertiva. 2. Informare e sensibilizzare i dirigenti: È fondamentale che anche i supervisori e i dirigenti siano formati. Essi hanno un ruolo chiave nel monitorare il clima aziendale e nel prendere provvedimenti tempestivi se si verificano situazioni di mobbing o straining. 3. Creazione di un ambiente di supporto: I lavoratori dovrebbero sentirsi sicuri nel parlare di problemi legati alla sicurezza psicologica senza temere ritorsioni. Creare canali di comunicazione aperti e un sistema di supporto tra colleghi è essenziale. 4. Monitoraggio continuo: La sensibilizzazione non deve essere un evento isolato, ma parte di un impegno continuo da parte dell'azienda per monitorare la qualità dell'ambiente lavorativo, verificare periodicamente il benessere psicologico dei lavoratori e promuovere iniziative di prevenzione. 5. Rendere visibili i riscontri positivi: Premiare comportamenti che incoraggiano il rispetto reciproco e la collaborazione può aiutare a diffondere una cultura di supporto e comprensione tra i lavoratori. Una check-list per individuare i segnali di Mobbing e Straining Usare una check-list può essere una possibile modalità per i ndividuare segnali di mobbing e straining sul posto di lavoro. Questo strumento può aiutare a monitorare la situazione in modo obiettivo e consentire alle persone coinvolte di riconoscere eventuali segnali di disagio o comportamenti problematici. Ecco un esempio di check-list, suddivisa in due sezioni: una per il mobbing e l’altra per lo straining. Check-list per individuare il Mobbing 1. Comportamenti di esclusione: - La persona viene esclusa da riunioni o discussioni importanti? - I colleghi evitano di comunicare o interagire con la persona? - La persona è oggetto di pettegolezzi o diffamazione tra colleghi? 2. Trattamento inadeguato: - La persona riceve critiche o rimproveri ingiustificati o eccessivi rispetto al suo lavoro? - La persona viene costantemente ignorata nelle decisioni o nelle opportunità? - La persona subisce insulti o umiliazioni pubbliche o private? 3. Sovraccarico o sotto-carico di lavoro: - La persona è costantemente sovraccaricata di lavoro, con compiti impossibili da completare? - La persona viene degradato/a o non coinvolto/a in progetti significativi? 4. Comportamenti minatori: - Si verificano minacce dirette o indirette nei confronti della persona (minaccia di licenziamento, escludere da opportunità future)? - Vengono fatte pressioni psicologiche per farla sentire inferiore o incapace? 5. Isolamento sociale: - La persona è messa a parte del gruppo o isolata dai colleghi? - Si verificano atteggiamenti di disprezzo o ostracismo da parte dei colleghi? 6. Condizioni psicologiche: - La persona mostra segni di stress evidente, ansia, depressione o irritabilità? - La persona manifesta una perdita di motivazione e autostima? Check-list per individuare lo Straining 1. Carico di lavoro eccessivo: - La persona ha una quantità di lavoro irrealistica da completare nel tempo previsto? - La persona si sente costantemente sotto pressione per rispettare le scadenze o raggiungere obiettivi difficili? 2. Stress da responsabilità: - La persona si sente travolta dalle responsabilità e dalle richieste del lavoro quotidiano? - Esistono continui cambiamenti nelle priorità senza una chiara comunicazione, creando confusione? 3. Difficoltà nel bilanciare vita lavorativa e privata: - La persona ha difficoltà a gestire il proprio tempo, con orari di lavoro lunghi o frequenti ore straordinarie non pianificate? - La persona sente che il lavoro invade la propria vita privata, causando disagio emotivo o difficoltà nelle relazioni familiari? 4. Mancanza di supporto: - La persona ha difficoltà a ottenere supporto o risorse adeguate per svolgere il proprio lavoro (formazione, strumenti, personale di supporto)? - I colleghi o i superiori non offrono aiuto o ascolto quando la persona manifesta difficoltà? 5. Confusione nei compiti: - La persona ha incertezza su cosa sia richiesto nel suo ruolo, con obiettivi poco chiari o in continuo cambiamento? - La persona non riceve feedback costruttivi, ma solo critiche negative che aumentano lo stress? 6. Conseguenze psicologiche : - La persona mostra segni di burnout, come affaticamento cronico, mancanza di motivazione o difficoltà a concentrarsi sul lavoro? - La persona si sente ansiosa o sovraccarica, ma non ha la possibilità di interrompere il ciclo di lavoro intenso? Come utilizzare la check-list 1. Auto-valutazione: La check-list può essere utilizzata dai lavoratori per autoevaluare la propria situazione lavorativa. In questo caso, è importante che sia mantenuta confidenziale e che il lavoratore possa rispondere in modo onesto senza temere ripercussioni. 2. Colloqui con i dipendenti: Se sei un responsabile della sicurezza sul lavoro, puoi utilizzare la check-list durante colloqui individuali o discussioni periodiche con i dipendenti per valutare il loro benessere psicologico e professionale. 3. Monitoraggio continuo: Utilizzare la check-list come strumento di monitoraggio continuo per rilevare potenziali segnali di mobbing o straining in corso, in modo da poter intervenire tempestivamente. 4. Formazione e sensibilizzazione: Durante le sessioni di formazione sulla sicurezza sul lavoro, puoi utilizzare la check-list come strumento di sensibilizzazione, per educare i lavoratori a riconoscere i segnali precoci di mobbing e straining. Usare una check-list può aiutare a identificare in modo sistematico i segnali di mobbing e straining, prevenendo questi fenomeni e contribuendo a costruire una cultura aziendale più sana, rispettosa e produttiva, dove ogni lavoratore può sentirsi valorizzato e protetto. Cosa possiamo fare per te? MJ Work offre percorsi di Formazione e Worksho p per sensibilizzare i lavoratori sui nuovi rischi aziendali legati al Mobbing e Straining, sensibilizzandoli su cosa sono, come riconoscerli e come reagire, uniti ad una valutazioni dei rischi specifici che approfondisce il fenomeno dello Stress Lavoro-Correlato aziendale con focus sull'insorgenza dei rischi da Mobbing e Straining. Check-List e colloqui con i lavoratori, monitoraggi e azioni correttive per creare un ambiente lavorativo più sano e sicuro. Previous Next
- La Scheda di Dati di Sicurezza (SDS) e le Implicazioni Tecniche del Regolamento (UE) 2020/878 | MJ Work
< Back La Scheda di Dati di Sicurezza (SDS) e le Implicazioni Tecniche del Regolamento (UE) 2020/878 Ragosta Maria Chiara 15 ott 2025 📄 Nuova Pubblicazione INAIL La recente pubblicazione INAIL intitolata "La scheda di dati di sicurezza nel quadro normativo del Regolamento (UE) 2020/878" fornisce un'analisi tecnica e aggiornata sui requisiti fondamentali che ridefiniscono il formato e i contenuti della Scheda di Dati di Sicurezza (SDS), strumento cardine per la corretta gestione del rischio chimico. Il documento analizza le modifiche introdotte dal Regolamento (UE) 2020/878 , in vigore dal 16 luglio 2020, che ha modificato l'Allegato II del Regolamento (CE) n. 1907/2006 (REACH). Tali aggiornamenti sono obbligatori per tutte le SDS a partire dal 1° gennaio 2023. Il Regolamento (UE) 2020/878 e l'Approccio One Health Il Regolamento (UE) 2020/878 è finalizzato a migliorare la comunicazione del pericolo per la corretta gestione del rischio chimico. L'aggiornamento introduce un approccio che specifica l'impatto sulla salute umana e sull'ambiente, includendo anche gli ecosistemi , in accordo con il principio One Health . La SDS, un documento tecnico redatto dall'azienda che registra il prodotto, deve essere fornita obbligatoriamente dal datore di lavoro ai lavoratori, in accordo con l'Articolo 227 del D.Lgs. 81/2008. Le modifiche garantiscono una maggiore protezione della salute e sicurezza dei lavoratori professionalmente esposti e dell'ambiente, migliorando la gestione dei rischi chimici. I Principali Interventi Tecnici Documentati da INAIL La pubblicazione INAIL mette in risalto gli aggiornamenti specifici che integrano le nuove esigenze di informazione tecnica e di tutela: 1. Trasparenza sui Pericoli: UFI e Interferenti Endocrini Indicatore Unico di Formula (UFI): Il codice alfanumerico di 16 caratteri UFI, definito nella sottosezione 1.1 della SDS, è ora obbligatorio per identificare in modo univoco le miscele pericolose destinate ai consumatori o agli utilizzatori professionali. Interferenti Endocrini (IE): Nella sottosezione 2.3 devono essere fornite informazioni sulla sostanza, indicando se soddisfa i criteri per essere identificata come IE. Inoltre, le sottosezioni 11.2 e 12.6 richiedono brevi sintesi sugli effetti avversi per la salute e l'ambiente causati da tali proprietà, ove disponibili. 2. Dettagli sulle Nanoforme e Composizione Nanoforme: Le modifiche, in linea con il Regolamento (UE) 2018/1881, richiedono l'indicazione della parola " nanoforma " se la SDS le riguarda. Per queste, nella Sezione 9, devono essere indicate le caratteristiche delle particelle (es. dimensione, forma e stato di aggregazione) che influiscono sulla sicurezza della sostanza o della miscela. Composizione (Sezione 3): La sezione 3 deve descrivere l'identità chimica degli ingredienti, comprese le impurezze e gli additivi stabilizzanti. Nella sottosezione 3.2 , per tutte le sostanze delle miscele devono essere fornite informazioni essenziali come l'identificatore del prodotto, la concentrazione e la classificazione. 3. Proprietà Chimiche e Trasporto Proprietà Fisiche e Chimiche (Sezione 9): I requisiti sono ora più dettagliati e specifici in termini di applicabilità, condizioni e unità di misura, includendo anche le caratteristiche delle particelle. Trasporto Marittimo alla Rinfusa (Sezione 14.7): La sottosezione si applica ai trasporti di merci alla rinfusa conformemente agli atti dell'IMO, specificando, ad esempio, il nome del prodotto, il tipo di nave e la categoria di inquinamento, nonché se il carico solido è considerato dannoso per l'ambiente marino (HME). Rilevanza per il Professionista della SSL Come sottolineato da INAIL, il Regolamento (UE) 2020/878 rappresenta un significativo passo avanti per la promozione della prevenzione dei rischi interconnessi. L'implicazione diretta per gli utilizzatori professionali è l'impegno a utilizzare queste SDS aggiornate per la valutazione del rischio chimico , assicurando che le procedure aziendali riflettano i nuovi e più dettagliati standard di comunicazione del pericolo. Scarica la pubblicazione INAIL La scheda dati di sicurezza .pdf Scarica PDF • 205KB Previous Next
- Allergie da Pollini ed Esposizione in Ambito Salute e Sicurezza sul Lavoro | MJ Work
< Back Allergie da Pollini ed Esposizione in Ambito Salute e Sicurezza sul Lavoro Ragosta Maria Chiara 10 mar 2025 📌Da INAIL un manuale informativo sull'esposizione in ambito occupazionale Le allergie rappresentano patologie che hanno raggiunto una diffusione epidemica al punto che il 30-40% della popolazione mondiale soffre almeno di una forma di allergia. I pollini sono tra i primi agenti allergizzanti di origine biologica a essere stati identificati, sono modulati dalle variabili ambientali e in particolare dal cambiamento climatico. I pollini sono in grado di interagire con i contaminanti di natura chimica e le esposizioni in ambienti a maggiore urbanizzazione possono determinare esiti più gravi delle patologie allergiche. Le metodologie tradizionali, innovative, la formazione, l’informazione e la comunicazione consentono di effettuare una gestione integrata e multidisciplinare del rischio da allergie. L’allergia ai pollini può avere effetti significativi anche nell’ambito della sicurezza sul lavoro , soprattutto in determinati contesti lavorativi e per specifici settori. Ecco alcuni aspetti da considerare: 1. Impatto sulla salute e produttività: Le persone che soffrono di allergie ai pollini possono sperimentare sintomi come starnuti, prurito agli occhi, naso che cola, affaticamento, difficoltà respiratorie (rinite allergica o asma) e mal di testa. Questi sintomi possono influenzare negativamente la concentrazione e la capacità di eseguire compiti che richiedono precisione, attenzione e reattività. Se i lavoratori non sono in grado di concentrarsi correttamente o si sentono male a causa degli allergeni, potrebbero aumentare i rischi di incidenti o infortuni. 2. Lavoratori esposti all'ambiente esterno (es. edilizia, agricoltura, giardinaggio): - Esposizione diretta all'esterno: I lavoratori che operano all'aperto, come quelli in agricoltura, edilizia, giardinaggio, o lavori forestali, possono essere esposti a una maggiore concentrazione di pollini, soprattutto durante la primavera e l'estate, quando i livelli di allergeni nell'aria sono più alti. - In questi settori, l’allergia ai pollini può aumentare il rischio di malesseri durante il lavoro e ridurre la resistenza fisica del lavoratore, impedendogli di eseguire le mansioni in sicurezza. 3. Lavoratori con asma allergica: Se un lavoratore soffre di asma legato ai pollini, l’esposizione a questi allergeni potrebbe causare crisi respiratorie o difficoltà respiratorie anche gravi. Questo potrebbe portare a situazioni di pericolo, soprattutto in ambienti di lavoro in cui è richiesto un sforzo fisico elevato o una concentrazione estrema, come nel caso di lavori con macchinari pesanti o in spazi confinati. 4. Settori con lavoro in ambienti chiusi: Anche in ambienti chiusi, come uffici o fabbriche, se l'aria non è ben ventilata, i pollini potrebbero entrare e provocare allergie nei lavoratori, causando disagio e riduzione delle performance. In ambienti industriali o di produzione, dove l'attenzione e la precisione sono fondamentali, un lavoratore allergico potrebbe essere esposto a rischi maggiori. 5. Misure di prevenzione e protezione: - Monitoraggio dei livelli di pollini: Nei periodi in cui i pollini sono più concentrati nell'aria, le aziende potrebbero dover monitorare i livelli di polline e gestire l’esposizione dei lavoratori all’esterno, cercando di limitare l'esposizione o offrire spazi coperti. - Indossare DPI specifici: Per i lavoratori che sono particolarmente sensibili agli allergeni, l’uso di mascherine filtranti, occhiali protettivi e abbigliamento protettivo può aiutare a ridurre il contatto con il polline. Esistono mascherine specifiche per allergie che possono essere utili per proteggere il viso e le vie respiratorie. - Ventilazione e purificazione dell'aria: In ambienti chiusi, l'installazione di sistemi di ventilazione e purificazione dell'aria potrebbe ridurre la concentrazione di pollini nell’ambiente di lavoro. - Formazione e consapevolezza: Educare i lavoratori a riconoscere i sintomi dell'allergia ai pollini e ad adottare comportamenti preventivi (come rimanere al riparo durante i picchi di polline) è un’altra misura importante. In alcuni casi, i lavoratori potrebbero aver bisogno di consulenze mediche o di adattamenti lavorativi. 6. L’aspetto psicologico e il benessere : Il malessere derivante dalle allergie può anche influire sul benessere psicologico del lavoratore, portando a stress o frustrazione. In tal caso, le aziende dovrebbero considerare l’importanza di un ambiente lavorativo che supporti il benessere fisico e psicologico dei dipendenti. Conclusione: L'allergia ai pollini è un fattore che può influire sulla sicurezza sul lavoro in vari modi, aumentando i rischi legati alla salute dei lavoratori e alla loro capacità di concentrarsi o svolgere compiti fisicamente impegnativi. Le misure preventive e l'adattamento dei processi lavorativi sono fondamentali per ridurre i rischi e garantire un ambiente di lavoro sicuro per tutti, inclusi coloro che soffrono di allergie stagionali. Scarica la lista di controllo: AllergieDaPollini .pdf Scarica PDF • 12.14MB Fonte: Inail.it Previous Next
- La Sicurezza dei Carrelli Elevatori Oltre il Patentino | MJ Work
< Back La Sicurezza dei Carrelli Elevatori Oltre il Patentino Ragosta Maria Chiara 29 set 2025 Perché il Codice della Strada è Vitale per chi guida il Carrello Elevatore (anche in azienda) La gestione del traffico e della sicurezza dei carrelli elevatori (muletti) nelle grandi aree logistiche e produttive rappresenta una sfida complessa. Sebbene la normativa prevenzionistica (D.Lgs. 81/08) abbia definito l'obbligo di abilitazione specifica (il "Patentino"), sussiste un rischio critico per il Datore di Lavoro: il rischio di imperizia sulla circolazione e di investimento derivante dalla mancata conoscenza dei principi fondamentali del Codice della Strada. Questo articolo tecnico analizza il quadro normativo e le misure necessarie per colmare il divario tra l'Abilitazione Tecnica e la Cultura della Circolazione. 1. Il Quadro Normativo: Patente vs. Abilitazione Specifica La confusione tra Patente di Guida e Patentino è la radice del problema. Requisito Autorità Ambito Obbligo Abilitazione Specifica ("Patentino") Accordo Stato-Regioni (ASR) ex Art. 73, c. 5, D.Lgs. 81/08 Uso lavorativo del carrello, anche e soprattutto in area privata (magazzino, cantiere). SÌ. Obbligatoria. Patente di Guida (Cat. B o superiore) Motorizzazione Civile (Codice della Strada) Circolazione su Strade Pubbliche. SÌ (solo per circolazione su strada pubblica). Nelle aree private aziendali, la Patente di Guida non è richiesta . Tuttavia, l'assenza di tale documento può celare una carenza formativa cruciale: la mancata interiorizzazione delle regole viabilistiche. 2. Il Rischio Silente: Imperizia e Investimento L'Abilitazione ASR forma l'operatore sulla sicurezza del mezzo (stabilità, carico, meccanica). Ma quando l'operatore non ha una "cultura stradale" di base, si verifica un fenomeno di rischio residuo che aggrava: A. Rischio di Investimento e Urto Nelle dinamiche infortunistiche, gli eventi più frequenti sono l' investimento di pedoni e l' urto con ostacoli/altri carrelli . La distrazione o l'errore di valutazione sono i fattori scatenanti: Mancanza di Attenzione: La distrazione è aggravata dalla mancanza di meccanismi mentali automatici (come quelli derivanti dalla guida su strada) che regolano la cautela e la reazione tempestiva. Ignoranza delle Precedenze: Agli incroci, la mancanza di un principio generale (es. dare la precedenza a destra) porta a incertezze o manovre azzardate, aumentando il rischio di collisione. B. Il Concetto di Imperizia del Lavoratore In ambito giuridico, l'inosservanza delle procedure di sicurezza può essere inquadrata come imperizia (violazione delle regole tecniche), imprudenza (comportamento rischioso) o negligenza (dimenticanza di doveri). Se un lavoratore: È formalmente formato (Patentino ASR). Provoca un incidente (es. investimento) in un incrocio aziendale ben segnalato. La sua condotta è dovuta alla mancata applicazione di una regola viabilistica elementare (es. velocità eccessiva o mancato rispetto del segnale di STOP). In questo scenario, la condotta può essere considerata imperizia sulla circolazione interna . Il Datore di Lavoro è chiamato a rispondere se la sua valutazione del rischio è stata carente o se la formazione non ha incluso un'adeguata copertura di queste regole di buona tecnica . 3. L'Obbligo di Massima Sicurezza Fattibile (Art. 2087 C.C.) La necessità di andare oltre l'Abilitazione ASR minima trova fondamento nell' Articolo 2087 del Codice Civile : Articolo 2087 Codice Civile "L'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro." Questo articolo impone al Datore di Lavoro un obbligo di massima sicurezza tecnologicamente fattibile . Pertanto, nelle grandi realtà aziendali ad alto traffico, ignorare il rischio derivante dalla scarsa "cultura stradale" degli operatori, quando è tecnicamente e formativamente possibile colmarlo, può configurare una violazione del 2087 C.C. 4. L'Indicazione Tecnica Storica (Linee Guida ISPESL) La validità di questo approccio è anticipata dal documento che ha fornito le prime indicazioni tecniche sul tema (oggi INAIL). La Linea Guida I.S.P.E.S.L. del Luglio 2002 all'interno del Paragrafo 2.6.5 (Informazione, Formazione e Addestramento) stabiliva: Riferimento I.S.P.E.S.L. 2002 (Paragrafo 2.6.5) "È inoltre da precisare che:... È necessario il possesso della patente di guida a meno che nel corso venga inserita una parte relativa all'insegnamento del codice della strada." Questo passaggio chiave evidenziava che l'obiettivo primario non era il documento in sé (la patente), ma la conoscenza delle regole della circolazione . 5. Le Misure di Prevenzione: Colmare il Gap Per garantire la massima sicurezza e contrastare l' imperizia sulla circolazione , si raccomanda l'adozione congiunta delle seguenti misure, che integrano Patentino e buona tecnica: A. Potenziamento Formativo (ASR + Focus C.d.S.) La formazione deve essere potenziata oltre i minimi ASR: Contenuti ASR (Viabilità): Assicurarsi che nel modulo teorico siano trattati a fondo i concetti richiesti dall'Accordo Stato-Regioni (Allegato V - Modulo 2.2): "Nozioni di guida" . "Norme sulla circolazione, movimentazione dei carichi, stoccaggio, ecc." . "Viabilità: ostacoli, percorsi pedonali, incroci, strettoie, portoni, varchi, pendenze, ecc." . Contrasto alla Distrazione: Includere nell'addestramento pratico simulazioni specifiche su incroci ciechi e manovre in retromarcia, focalizzando sull'applicazione delle regole di cautela e precedenza. B. Misure Organizzative Strutturali Le misure organizzative riducono la necessità di interpretazione da parte dell'operatore, prevenendo l'errore umano: Segnaletica Stradale Uniforme: Implementare rigorosamente la segnaletica di tipo stradale (STOP, Dare Precedenza, Limite di Velocità a 6-10 km/h) in tutti i punti a rischio. Separazione Rigida dei Flussi: Delineare chiaramente i percorsi pedonali separati dalle corsie dei carrelli, riducendo drasticamente il rischio investimento . C. Controlli Tecnici e Tecnologici La vigilanza costante sulle condizioni del mezzo è essenziale: Manutenzione Periodica: Seguire le indicazioni della Linea Guida ISPESL 2006 (Manutenzione) per garantire l'efficienza costante dei sistemi di frenata e allarme. Dispositivi Anti-Investimento: Valutare l'installazione di specchi parabolici negli incroci ciechi e sistemi attivi di allarme pedoni (anti-collisione) sui carrelli. Il Patentino Carrelli è la prova della formazione, ma è l'integrazione di quelle competenze con i principi del Codice della Strada e le misure organizzative a garantire la massima sicurezza fattibile contro il rischio di imperizia e investimento. Sei interessato al nostro prossimo corso Carrelli Elevatori? Contattaci su info@mjwork.it oppure chiama il 0522 1072930 !! MJ Work organizza corsi anche presso la tua azienda! Previous Next
- Corso Telescopici a Braccio Rotativo Aggiornamento - ASR 17/04/2025
Corso Attrezzature da Lavoro Corso Telescopici a Braccio Rotativo Aggiornamento - ASR 17/04/2025 Costo 100,00 € + IVA Durata 4 ore Richiedi info < Back Il Corso per Addetto alla Conduzione di carrelli/sollevatori/elevatori semoventi telescopici rotativi, viene erogato ai sensi degli Artt. 37 e 73 comma 5 del D.Lgs. 81/08, correttivo D.Lgs. 106/09 e dal Nuovo Accordo Stato-Regioni del 17 aprile 2025 (Rep. atti n. 59/CSR). Il corso ha una validità quinquennale ed è soggetto ad aggiornamento obbligatorio di minimo 4 ore pratiche entro la scadenza. La formazione, come previsto dal nuovo Accordo, deve essere svolta esclusivamente in presenza (teoria e pratica). Al termine del corso e con il superamento delle prove di verifica, viene rilasciato l'attestato di abilitazione alla conduzione dell'attrezzatura. Categoria Corso Attrezzature da Lavoro Destinatari del corso Il corso è rivolto a tutti coloro, titolari di azienda, soci, coadiuvanti familiari, dipendenti e lavoratori autonomi ecc, che utilizzano anche in maniera saltuaria il Telescopico a Braccio Rotativo e devono rinnovarne l'abilitazione. Modalità di Erogazione Presenza in aula Prevista la Prova Pratica Come iscriversi Per Iscriversi è necessario scrivere all'indirizzo mail info@mjwork.it il quale provvederà ad inviarvi la scheda di iscrizione, e le istruzioni per il corso. Per la conferma di iscrizione è NECESSARIO inviare : - Domanda di Iscrizione compilata ; - Fotocopia della Carta di identità e codice fiscale ; - Copia della Distinta di pagamento del Corso. Il corso viene erogato in modalità presenza in aula oppure in modalità Videoconferenza (FAD Sincrona) ai sensi della circolare 11/03/2013, prot. 12, punto 3. MJ WORK ORGANIZZA CORSI AD HOC PER LE AZIENDE ANCHE DIRETTAMENTE PRESSO LA VOSTRA SEDE AZIENDALE. In caso di corso aziendale, il corso può essere customizzato su richiesta dell'azienda, inserendo il vostro materiale e le vostre procedure, se presenti. IL CORSO VERRA’ ATTIVATO SOLO AL RAGGIUNGIMENTO MINIMO DEL NUMERO DI PARTECIPANTI.
- Corso HSE: Gestione Operativa dei Rifiuti
Corso HSE Corso HSE: Gestione Operativa dei Rifiuti Costo 140,00 € + IVA Durata 4 ore Richiedi Info < Back Categoria Corso HSE Contenuti del corso: Normativa vigente e TUA Principali adempimenti a carico dei produttori iniziali dei rifiuti Formulario e Registro di carico e scarico Sistema di tracciabilità dei rifiuti e nuovo sistema informatico RENTRI Sistemi di certificazione ambientale ISO 14001:2015 Sentenze e reati Esercitazione e discussione di casi reali Su richiesta, il corso rilascia crediti per RSPP / ASPP. Destinatari del corso Il corso è rivolto ad RSPP ed ASPP, HSE Manager e Specialist, HR, Responsabili Ambientali, Consulenti, Auditor e tecnici in generale che abbiano necessità o interesse a conoscere le normative cogenti e la modalità di gestione operativa dei rifiuti nelle aziende. Modalità di erogazione Videoconferenza Online Come iscriversi Per Iscriversi è necessario scrivere all'indirizzo mail info@mjwork.it il quale provvederà ad inviarvi tutta la modulistica da compilare per la presentazione dell'iscrizione in Regione Emilia Romagna, e le istruzioni per il corso. Per la conferma di iscrizione è NECESSARIO inviare : - Domanda di Iscrizione al corso con accettazione Privacy compilata ; - Fotocopia della Carta di identità e codice fiscale ; - Distinta di pagamento del bonifico. MJ WORK ORGANIZZA CORSI AD HOC PER LE AZIENDE ANCHE DIRETTAMENTE PRESSO LA VOSTRA SEDE AZIENDALE. In caso di corso aziendale, il corso può essere customizzato su richiesta dell'azienda, inserendo il vostro materiale e le vostre procedure, se presenti. IL CORSO VERRA’ ATTIVATO SOLO AL RAGGIUNGIMENTO MINIMO DEL NUMERO DI PARTECIPANTI.
- Comunicazione inclusiva: Linee Guida per la Parità di Genere nel Linguaggio | MJ Work
< Back Comunicazione inclusiva: Linee Guida per la Parità di Genere nel Linguaggio Ragosta Maria Chiara 1 ago 2024 🌸 Parità di Genere UNI – Ente Italiano di Normazione, ha varato il documento “Comunicazione inclusiva”: linee guida a supporto della parità di genere nel linguaggio di tutti i giorni. In una società in continuo cambiamento, il linguaggio non può che mutare con essa e contribuire alla trasformazione di usi, costumi e tendenze. Nel documento indicazioni per decostruire gli stereotipi una parola alla volta, con anche esempi pratici di 'To Do & Not to Do' "Le parole non sono neutrali. Le parole sono potenti. Le parole danno forma alla realtà, a come è ora e soprattutto a come potrebbe divenire. Rappresentano pensieri e generano comportamenti. Richiedono un uso consapevole e responsabile." Fonte: UNI Ente Italiano di Normazione Leggi di più alla pagina: https://www.mjwork.it/parità-di-genere Previous Next
- Il Decreto Salva Casa diventa Legge. | MJ Work
< Back Il Decreto Salva Casa diventa Legge. MJ Work 29 lug 2024 🏡 D.L. 69/2024 - Semplificazione edilizia ed urbanistica La legge di conversione del decreto legge 69/2024, più conosciuto come Decreto Salva Casa 2024, è stata approvata in via definitiva dal Senato. In assenza di ulteriori modifiche sul testo, su cui il governo aveva posto la fiducia, il decreto è già divenuto legge. Tra le novità: Via libera alle mini abitazioni e ai mini appartamenti. In particolare il decreto prevede che è considerata abitabile una casa: - con un'altezza minima di 2,40 m e una superficie di 28 m2 per due persone, - con un'altezza minima di 2,40 m e una superficie di 20 m2 per una persona, Eliminazione della Doppia Conformità per abusi edilizi minori; Recupero dei sottotetti abitabili; Nuove categorie di interventi in edilizia libera; Sanatoria edilizia con maggiori tolleranze costruttive Fonte: DL 69/2024 Previous Next
- PRIVACY E COOKIES | MJWork
Trattamento dei dati personali ai sensi del nuovo GDPR - Reg. UE 679/2016 MJ WORK INFORMATIVA PER IL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Con la presente, le comunichiamo che i dati raccolti dalla nostra società con la presente scheda saranno gestiti in conformità del D.lgs. 196/2003 e dell'art. 13 REGOLAMENTO (UE) 2016/679 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 27 aprile 2016. Secondo il Decreto ed il Regolamento UE indicati, tale trattamento sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e di tutela della Sua riservatezza e dei Suoi diritti. Le forniamo quindi le seguenti informazioni: 1. Titolarità e Cootitolarità: Il Titolare del Trattamento dei Suoi Dati è: MJWORK SNC, via Zolino 9, Imola (BO). I Cootitolari del Trattamento dei Suoi Dati sono: REGIONE EMILIA ROMAGNA e A.N.Fo.S. Associazione Nazionale Formatori della Sicurezza sul Lavoro. 2. Finalità del trattamento dei dati. I suoi dati verranno raccolti per finalità di gestione amministrativa e logistica dei corsi stessi nonché per iniziative future, e per l’eventuale tutela dei diritti di MJWORK SNC correlati alla esecuzione di contratti, nello specifico per le finalità di: a) ottemperare agli obblighi contrattuali, istituzionali e di legge nei confronti dell’interessato e dei Cootitolari; b) raccolta e conservazione in archivi elettronici per ottemperare agli obblighi di legge e contrattuali; c) inviare comunicazioni di servizio, inerenti gli obblighi contrattuali e di legge; d) inviare comunicazioni, newsletter e news personalizzate, contenenti materiale e iniziative promozionali di proprie attività e servizi (ad es. inviti a eventi, seminari, conferenze, corsi di formazione ecc.) con modalità tradizionali (telefonate con operatore) oppure con modalità automatizzate (via posta elettronica e/o chiamate e/o sms e/o instant messagging). 3. Modalità del trattamento dei dati . I suoi dati verranno trattati con modalità cartacee e/o informatizzate nello specifico mediante: a) raccolta del consenso al trattamento dei dati in forma scritta presso l’interessato; b) registrazione ed elaborazione su supporto cartacee; c) registrazione ed elaborazione su supporto elettronico; d) organizzazione e mantenimento dei dati in archivi cartacei ed elettronici; e) i dati raccolti saranno conservati per il tempo di anni 10 (dieci) come richiesto dagli obblighi di cui al precedente punto 2) lettera a); f) al termine del periodo di cui alla lettera e) i dati dell’interessato, verranno alienati da parte di MJWORK SNC, su espressa richiesta scritta del soggetto interessato. 4. Soggetti ai quali potranno essere comunicati i dati dell’interessato . I suoi dati potranno essere comunicati ai seguenti soggetti (ove vi sia la necessità): a) oltre a quanti al punto 1), consulenti esterni incaricati di operazioni di elaborazione e/o consulenza per i sostituti d’imposta; b) soggetti pubblici quali enti previdenziali ed assistenziali. 5. Comunicazione . La comunicazione ed il trattamento dei dati verrà attuato nei limiti strettamente pertinenti ai precedenti punti 1.); 2.); 3.) e 4.), da parte di MJWORK SNC, con l’ausilio del solo personale espressamente incaricato e formato. Si comunica che ogni obbligo di legge inerente all’eventuale resa di idonea informativa e/o raccolta di consensi ulteriori rispetto a quello che è stato elencato nei precedenti articoli, sarà a carico di ciascun Titolare, Cootitolare e/o ciascun terzo destinatario dei dati. Con l’espressione del consenso si ritiene letta l’informativa riportata nel presente modulo in merito al trattamento dei dati personali. Si comunica che il soggetto interessato potrà esercitare i diritti previsti ex art 7 del D.Lgs 196/03 per conoscere l’origine dei dati, finalità, modalità di trattamento, estremi identificativi del titolare e dei soggetti a cui potranno essere comunicati; potrà ottenere l’aggiornamento, rettificazione, integrazione, cancellazione dei suoi dati, e potrà opporsi, per motivi legittimi e solo nei casi previsti dal punto 3. del presente modulo, al trattamento dei dati, rivolgendosi al Titolare del trattamento MJWORK SNC, via della Zolino 9, Imola (BO). 6. Diritti dell’interessato . In ogni momento, l’interessato potrà esercitare, ai sensi degli articoli dal 15 al 22 del Regolamento UE n. 2016/679, il diritto di: a) chiedere la conferma dell’esistenza o meno di propri dati personali; b) ottenere le indicazioni circa le finalità del trattamento, le categorie dei dati personali, i destinatari o le categorie di destinatari a cui i dati personali sono stati o saranno comunicati e, quando possibile, il periodo di conservazione; c) ottenere la rettifica e la cancellazione dei dati; d) ottenere la limitazione del trattamento; e) ottenere la portabilità dei dati, ossia riceverli da un titolare del trattamento, in un formato strutturato, di uso comune e leggibile da dispositivo automatico, e trasmetterli ad un altro titolare del trattamento senza impedimenti; f) opporsi al trattamento in qualsiasi momento ed anche nel caso di trattamento per finalità di marketing diretto; g) opporsi ad un processo decisionale automatizzato relativo alle persone siche, compresa la profilazione. h) chiedere al titolare del trattamento l’accesso ai dati personali e la rettifica o la cancellazione degli stessi o la limitazione del trattamento che lo riguardano o di opporsi al loro trattamento, oltre al diritto alla portabilità dei dati; i) revocare il consenso in qualsiasi momento senza pregiudicare la liceità del trattamento basata sul consenso prestato prima della revoca; j) proporre reclamo a un’autorità di controllo. Può esercitare i Suoi diritti con richiesta scritta inviata a MJ WORK SNC, all'indirizzo postale della sede legale o all’indirizzo mail info@mjwork.it .
- MARE,ENIGMI E MJ WORK | MJ Work
< Back MARE,ENIGMI E MJ WORK Prova a risolvere il Cruciverba della Sicurezza a tema estate o leggi il primissimo libro di MJ work... Previous Next
- L'ESTATE AL SICURO – GUIDA COMPLETA | MJ Work
< Back L'ESTATE AL SICURO – GUIDA COMPLETA L'arrivo dell'estate porta con sé giornate più lunghe e temperature elevate, condizioni che, se non gestite correttamente, possono rappresentare un serio rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Scopri quali manovre attuare per tutelare te ed i tuoi colleghi Previous Next
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